ECONOMIA – Business Aziende. Che cos’è il Foreign Exchange Market e la sua storia
ECONOMIA – La traduzione dall’inglese all’italiano di Foreign Exchange Market significa Scambio di Valuta Estera ed è conosciuto anche come FX, forex e mercato valutario. Stiamo parlando del più grande e imponente mercato esistente a livello globale, sia per quanto riguarda la mole di transazione sia per il suo valore complessivo, perché include tutti gli scambi che avvengono fra le banche centrali, le multinazionali, i Governi stessi, le istituzioni, gli speculatori valutari e tutti gli altri mercati finanziari. Volendo quantificare per approssimazione è possibile affermare che queste attività di scambio FX mettono sul piatto oltre 6000 miliardi di dollari ogni giorno.
La Storia del Foreign Exchange Market
Questo mercato monetario interbancario è stato creato nel 1971 nel momento in cui iniziavano ad apparire i tassi di cambio fluttuanti. Come stimato in un reportage del Wall Street Journal di circa 10 anni fa, il volume quotidiano di scambi che avvengono sul mercato valutario eccede i 1000 miliardi di dollari, una cifra impensabile per i comuni mortali, mentre attualmente il volume delle transazioni giornaliero è diventato sei volte più grande, come accennato prima.
Fino al 1971 le speculazioni sui mercati valutari erano vietate come definito dagli accordi Bretton Woods stipulati nel 1944 con lo scopo di rendere più stabili le valute internazionali ma soprattutto combattere e prevenire la fuga dei capitali fra i diversi Paesi.
Dal 1973 questi accordi subirono un cambiamento sostanziale e le valute dei Paesi più industrializzati si affermarono come liberamente fluttuanti, sancendo la nascita di nuovi strumenti finanziari per la misurazione del valore internazionale: questo apportò una deregolamentazione del mercato, che favoriva l’aumento di potere per gli speculatori.
L’avvento della tecnologia e l’Eurodollaro
Negli anni ’80 la tecnologia attraverso i computer accelerò qualsiasi processo di transazione economico – finanziaria, i grandi broker erano rappresentati da Yen, Sterline e Dollaro, gli affari venivano conclusi in pochissimi secondi. Ben presto, Londra si affermò come il più grande mercato valutario al mondo sia per per la sua posizione geografica sia per la creazione dell’Eurodollaro negli anni ’50.
Con l’Eurodollaro accadde che i proventi per il petrolio dell’ex Unione Sovietica, venivano depositati fuori dall’America e quindi in Inghilterra, per timore che fossero bloccati. Ancora oggi il mercato valutario britannico continua a crescere e l’FX domina le più grandi transazioni finanziarie mondiali.
Strumenti finanziari utilizzati nel mercato valutario: ecco quali sono le diverse tipologie
La tipologia Forward Transaction è un metodo di scambio che viene usato per entrare nel contratto Forward, la durata dipende da quanto stabilito nell’accordo attraverso il tasso di cambio stabilito in una data futura.
I Futures sono transazioni di valuta estera che hanno scadenze standard, di solito circa 3 mesi e comprendono anche l’ammontare degli interessi.
La tipologia più comune di Forward sono gli Swap, che rappresentano uno scambio di valuta per un certo periodo di tempo come da accordo, questi contratti standard non vengono scambiati sul mercato.
Gli Spot rappresentano transazioni che includono uno scambio breve con la scadenza a due giorni, per questo definito anche come Scambio Diretto.
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