VOGHERA 21/04/2022: Cinema Arlecchino. Ecco la programmazione
VOGHERA – Il Cinema Arlecchino prosegue la programmazione con i seguenti film:
Venerdì 22 aprile ore 15:30 e ore 21:00 – biglietto € 5,00
(rassegna al cinema con tè con il Patrocinio del Comune di Voghera)
SCOMPARTIMENTO N. 6
Regia di Juho Kuosmanen, con Seidi Haarla, Yuriy Borisov, Yuliya Aug, Lidia Costina, Tomi Alatalo. Genere Drammatico – Finlandia, Estonia, Germania, Russia, 2021, durata 107′
Mosca, anni ’90, sul leggendario treno della Transiberiana, due estranei si trovano a condividere lo scompartimento: una taciturna studentessa finlandese e un giovane minatore russo dall’inesauribile sete di vodka.
Laura è una ragazza finlandese che vive a Mosca, dove ha una relazione con la professoressa Irina e si gode di riflesso la sua vita glamour fatta di ricevimenti intellettuali e mondani nel grande appartamento. Irina spesso la delude, come quando decide di non partire con lei per un viaggio verso Murmansk per vedere i petroglifi. Ma Laura non si perde d’animo e parte lo stesso, tutta sola, per un lungo, epocale viaggio in treno attraverso la Russia. Prima di raggiungere Murmansk, avrà tempo di stringere un’amicizia con il suo compagno di cuccetta, Ljoha.
Sabato 23, domenica 24 e lunedì 25 aprile ore 21:00
UN FIGLIO
Biglietto € 7,00 (ridotto € 6.00) sabato/domenica e festivi
Regia di Mehdi Barsaoui con Sami Bouajila, Najla ben Abdallah, Youssef Khemiri, Slah Msadek, Mohamed Ali Ben Jemaa. Genere Drammatico – Tunisia, Francia, Libano, Qatar, 2019, durata 96′
Un commovente dramma famigliare che tiene sempre presente il contesto in cui si inserisce.
Tunisia, estate 2011. La vacanza nel sud del paese volge in tragedia per Fares, Meriem e per il loro figlio di dieci anni, Aziz, che viene colpito per errore durante un agguato. Il bambino ha bisogno di un trapianto, e ciò porterà alla luce un segreto tenuto a lungo nascosto. Aziz e la relazione tra Fares e Meriem riusciranno a sopravvivere? L’opera prima di Mehdi M. Barsaoui, mostra le contraddizioni della Tunisia moderna, mossa da patriarcato e burocrazia. Ne emerge un racconto universale dove la coppia prima e la famiglia poi sono al centro delle illogicità di un sistema che mette la morale religiosa prima delle necessità umane.
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