PADOVA RIVANAZZANO 18/03/2022: Valvitalia. Secondo giorno di trattativa. Fiom e Cisl trattano sul trasferimento a Riva dei lavoratori veneti
PADOVA RIVANAZZANO – È durato 4 ore il tavolo di trattativa fra i sindacati e i dirigenti della società oltrepadana Valvitalia che si è tenuto nel pomeriggio del 16 marzo 2022 nello stabilimento di Due Carrare in Provincia di Padova (incontro fissato dalle parti durante l’azione di protesta delle lavoratrici e dei lavoratori che hanno bloccato dei cancelli impedendo, fino a tarda notte, lo spostamento di pezzi di componenti dallo stabilimento di Due Carrare verso quello di Rivanazzano).
“Durante l’incontro del 16 – spiegano la Fiom e la Cisl – la direzione aziendale assistito da Assolombarda ha confermato la sospensione (non il ritiro definitivo però) degli effetti della procedura di trasferimento per i prossimi 15 giorni, nel corso dei quali è previsto un incentivo economico per le uscite volontarie.”
Nella giornata di ieri si è tenuto il secondo appuntamento del tavolo di contrattazione per la vertenza Valvitalia. Erano presenti, a Due Carrare, la delegazione aziendale, assistita da Assolombarda.
“Sono stati stabiliti ulteriori punti di intesa – spiega la Fiom -. Per chi decidesse volontariamente di lasciare l’azienda entro il 30 marzo sono stati fissati i termini degli incentivi economici. È stata concordata la ripresa dell’attività lavorativa che sarà realizzata con una precisa programmazione cogestita dai dirigenti in collaborazione con la RSU di stabilimento.”
Si è inoltre convenuto di fissare due ulteriori incontri entro la fine del mese (“Il 24 marzo – precisa il sindacato – ci si ritroverà per definire i percorsi alternativi legati all’utilizzo dello smart working come opzione per gli impiegati e le impiegate che hanno la possibilità di agganciarsi alla pensione.
Mentre, durante l’appuntamento del 31, si valuteranno le soluzioni per la gestione del personale che non intende accettare il trasferimento e che sceglierà di non aderire all’uscita volontaria prevista entro il 30 marzo.)
“Questa trattativa ha avuto una genesi molto complicata e si sta confermando di non facile gestione – dichiarano Michele Iandiorio della Fiom CGIL di Padova e Luca Gazzabin della Fim CISL -. In ogni caso stiamo iniziando a intravedere i termini di una risoluzione. Attraverso i punti fissati ufficialmente con la dirigenza stiamo finalmente dando delle risposte ai lavoratori e alle lavoratrici.
Fra i risultati positivi di oggi c’è sicuramente il fatto che nell’ipotesi di accordo a cui si sta lavorando è stata esplicitato che l’azienda non si opporrà alla possibilità di valutare offerte volte alla reindustrializzazione del sito del padovano.”
La vertenza è dunque nata per la decisione della dirigenza di chiudere la sede padovana e accorpare la produzione (valvole, flange, giunti, per la produzione petrolifera) nella sede originaria di Rivanazzano.
Valvitalia prevede di trasferire in provincia di Pavia i circa 100 dipendenti di Due Carrare.
Da qui la mobilitazione di lavoratori veneti.
“Rimangono da chiarire le soluzioni alternative al trasferimento per chi non ha intenzione di aderire alle opzioni a cui si sta lavorando in questo inizio di trattativa dai contorni ancora da definire”, hanno spiegato ancora i sindacati.
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