VOGHERA 28/02/2022: “Mancano i medici di base. Così non si può andare avanti. Giusto lo sciopero ”. La denuncia del dottor Michele Grandi
VOGHERA – “Stiamo uscendo, così si spera, da due anni difficili di pandemia – afferma Grandi – e dopo la prima tragica ondata era stato promesso, da parte del Governo e delle Regioni, un potenziamento della medicina del territorio. Invece è avvenuto tutto il contrario: solo a Voghera c’è un numero di medici di base inferiore a quello del periodo pre-pandemia perché parecchi colleghi sono andati in pensione e due, purtroppo, sono deceduti; gran parte del territorio è scoperto perché non è stato possibile assegnare gli ambiti che si sono rivelati carenti, data la scarsità di medici per effetto di una politica decennale che ha limitato l’accesso alla facoltà di Medicina.”
Questa la denuncia di Michele Grandi medico di base a Voghera.
“Tutto questo – aggiunge – comporta per l’intera categoria dei medici di famiglia il perdurare di condizioni lavorative di estremo disagio che condizionano negativamente l’erogazione dell’assistenza sanitaria ai cittadini.”
Per grandi “Queste gravi carenze organizzative e di personale sono il frutto di un’inadeguata gestione del Servizio Sanitario Nazionale da parte del Governo e delle Regioni e, nella nostra realtà locale, dell’ATS di Pavia che si è dimostrata poco presente, specialmente in questi due anni, nel supportare l’attività dei medici di base.”
“Ho l’impressione – prosegue il medico – che chi ha il compito di fornire i supporti organizzativi per questa attività non abbia la più pallida idea di quella che è la realtà del territorio. In più, sono stati conferiti ai medici di medicina generale, attraverso un decisionismo unilaterale che ha escluso la contrattazione sindacale (con il pretesto dello stato di emergenza), impropri compiti burocratici attraverso reiterate decretazioni governative di difficile applicazione.”
Per questo, conclude il dottor Grandi: “Aderirò allo sciopero indetto per i giorni 1 e 2 marzo con lo scopo di sollecitare concrete riforme condivise dalla categoria.”
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