PAVIA 02/02/2022: Il Popolo della Famiglia contro l’obbligo vaccinale per gli over-50. Non siamo uno stato etico
PAVIA – Il Popolo della Famiglia di Pavia e provincia boccia l’Obbligo vaccinale per gli over 50.
“Il Popolo della Famiglia di Pavia e provincia – spiega il sodalizio – non è mai intervenuto direttamente sul tema dei vaccini e dei green pass. Ma lo fa ora, perché si è superato ogni limite di decenza istituzionale. Infatti L’obbligo vaccinale imposto agli over-50 da un decreto ministeriale è una misura ridicola e incostituzionale.”
Spiega l’associazione: “Draghi, in conferenza stampa, lo ha detto chiaramente. L’obbligo viene imposto non perchè gli over-50 ‘infettano di più’, ma perché ‘si ammalano di più’. Una logica paternalistica inaccettabile. Lo Stato deve tutelare la salute pubblica, ma non quella privata. A questa ci pensiamo da soli.”
Aggiunge il popolo della famiglia: “Lo stato non può in alcun modo obbligarci a prendere delle medicine “per la nostra salute”. A questo punto lo Stato dovrebbe poterci imporre tutto, anche lo sciroppo per la tosse, le vitamine , l’aspirina. O di mettersi la maglia di lana quando fa freddo… Una visione da Stato Etico e non certo democratico.”
L’associazione porta come esempio il fumo: “L’Ente Pubblico può certo mettere delle norme per impedire che io faccia respirare il fumo agli altri (e quindi può imporre dei divieti di fumo nei luoghi pubblici), ma non può impedirmi di fumare in assoluto, se sono in privato e non dò fastidio a nessuno.”
Per il popolo della Famiglia non funziona neanche l’altra motivazione principe, spesso addotta per giustificare l’obbligo vaccinale, e cioè che “è necessaria per evitare che il sovraffollamento degli ospedali”.
“Certo – spiega -, chi si ammala può finire in ospedale, lo sappiamo tutti. Ma questo non vuol dire che lo Stato ti possa dettare delle ‘regole di vita’ o sindacare sui tuoi comportamenti pregressi. Pensiamo sempre al fumo. E’ noto che chi fuma ha maggiori probabilità di ammalarsi di cancro. Ma ciò non vuol dire che dovremmo impedire alla gente di fumare, o non curarli se si ammalano di cancro.”
Ma per il Popolo della Famiglia c’è un altro motivo di fondo per cui “questo obbligo è assurdo e incostituzionale”. E cioè “perchè pone delle discriminazioni inaccettabili, in base all’età. Dopo il decreto di Draghi ci troviamo oggi nella situazione surreale, per cui una persona di 50 anni ha diritti, leggi e sanzioni diverse rispetto ad una di 49. E’ mai possibile una cosa del genere? Ci parlano continuamente di “lotta alle discriminazioni” e poi dobbiamo vedere queste cose!? Ma chi ci amministra?”, conclude il Popolo della Famiglia di Pavia e provincia.
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