VOGHERA 02/12/2021: Elezioni provinciali. Azzaretti contro il “Modello Voghera” sceglie Bargigia: “Scegliamo la libertà e la democrazia”
VOGHERA – La consigliera comunale Marina Azzaretti interviene per denunciare: “Quando il libero democratico diritto di voto e di scelta ideologica sul modello di amministrazione (partecipata o imposta) viene messo in discussione, ostacolato, a tutti i costi.”
“La dittatura – scrive Azzaretti – si sostanzia e vive di minacce, di persecuzioni, di espulsioni e di ogni altra forma coercitiva e punitiva atta a incutere paura, se non terrore, e tacitare ogni voce alternativa e dialettica.”
Azzaretti, che si riferisce all’operato dell’attuale giunta, porta come esempio di “democrazia” quanto accaduto nel voto dell’anno 2015.
“Torriani si candida a sindaco di Voghera (dopo esserlo stato per 10 in quota Forza Italia dal 2000 al 2010) con una lista civica, sostenuto da altre liste di Lega, FdI e civiche similari. Forza Italia ufficiale candida, invece, sindaco Carlo Barbieri, al suo secondo mandato. Sono candidati alternativi, o scegli uno o scegli l’altro – precisa Azzaretti -. Torriani però pur andando contro la lista ufficiale di Forza Italia non viene estromesso dal partito, non viene espulso da Forza Italia.
Nessuno viene espulso da nessun partito e di nessun partito.”
Poi la consigliera fa un “Esempio di metodi alternativi”: riferendosi all’“Anno 2021 in cui ci sono le elezioni provinciali.”
“I vertici provinciali e regionali della Lega impongono come candidato del centro destra a presidente della Amministrazione provinciale, a sindaci e consiglieri aventi diritto al voto, Palli (il sindaco di Varzi ndr) – scrive Azzaretti -. A ruota i vertici di FdI e Forza Italia sostengono, ligi, la candidatura. Bargigia (sindaco leghista sostenuto da una parte della Lega ndr), presenta, supportato dalle firme (molte di più delle 350 necessarie) e da 11 su 18 sindaci della Lega, la sua candidatura alternativa.”
“Lo supportano dunque – insiste Azzaretti – sindaci, consiglieri e politici di centro destra e civici che credono nella democrazia, nella partecipazione, nelle scelte condivise. Nel costruire insieme, dalla base. Ma Bargigia è della Lega – prosegue la consigliera ex di FI -. E nella sua lista ci sono politici amministratori di Lega e Forza Italia “ribelli” e sostenitori di questi metodi partecipati di governo della cosa pubblica.”
Azzaretti aggiunge: “Bargigia e i candidati in lista di Lega e Forza Italia, insieme a ruota agli altri che li hanno sostenuti, vengono espulsi, ripudiati dai rispettivi partiti: Lega e Forza Italia. O avvertiti che lo saranno.”
Per Marina Azzaretti anche in provincia si applica dunque il “modello Voghera” (in cui i leghisti dissidenti, Miracca e Albini, sono stati espulsi dal partito centrale ndr) e, aggiunge, “…siamo solo agli inizi degli stadi successivi”.
Perciò, in vista del 18 dicembre, in cui (col voto dei soli sindaci ) si sceglie il presidente della provincia, Azzaretti proclama: “Scegliamo la libertà e la democrazia”, perchè: “I loghi e i partiti non sono più case di protezione ne protette, ne garanti di un futuro migliore.”
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