PAVIA E PROVINCIA 28/12/2021: Animali. 1.278 i cinghiali uccisi quest’anno in Provincia. La Regione rilancia per il 2022. Ma intanto il Governo sperimenta il farmaco contraccettivo
PAVIA E PROVINCIA – La provincia di Pavia è quinta in Lombardia nel 2021 per abbattimenti di cinghiali ai fini del contenimento. Lo rende noto l’amministrazione regionale.
Quest’anno, si registrano infatti 1,780 capi abbattuti a Bergamo, 1.574 a Brescia, 2.842 a Como, 280 a Cremona, 335 a Lecco, 19 a Lodi, 101 a Milano, 1.278 a Pavia, 477 a Sondrio e 1.375 a Varese. Per un totale di 10.061 in Lombardia.
“Il problema del contenimento della fauna selvatica va affrontato seriamente – spiega l’assessore Fabio Rolfi – e senza preclusioni ideologiche. Come Lombardia stiamo gestendo questa partita con tutti i mezzi a disposizione e anche innovando. Registriamo infatti una crescita costante degli abbattimenti dei cinghiali superando i 10.000 capi abbattuti nella nostra regione”. “Una delle prime delibere del 2022 – ha annunciato – sarà relativa alla possibilità, per gli agricoltori danneggiati, non solo di intervenire direttamente ma anche di delegare a tal fine i cacciatori che fanno controllo”.
NON PROIETTILI MA MEDICINALI
E mentre la Lombardia si affida solo alle uccisioni dei cinghiai per il contenimento degli ungulati, il Governo sperimenta l’arma della contraccezione. Lo rende noto la Lega anti vivisezione (Lav) che saluta la mossa parlando di “inizio di una nuova era!”
“Grazie all’approvazione del maxiemendamento alla Legge di Bilancio 2022 – spiega l’associazione -, dal 1° gennaio saranno resi disponibili 500.000 euro per l’utilizzo di prova del farmaco immunocontraccettivo GonaCon che consente di inibire la fertilità negli animali selvatici. Questo farmaco – prosegue la Lav – ha già dimostrato grande efficacia, in particolare sui cinghiali, nei quali è in grado di bloccare la riproduzione per un periodo che può arrivare fino a cinque-sei anni.”
Il farmaco contraccettivo al momento è somministrabile solamente tramite iniezione, che rappresenta un grande ostacolo al suo utilizzo diffuso, ma il finanziamento previsto dalla Legge di Bilancio consentirà di svilupparlo ulteriormente così da renderlo dispensabile anche tramite esche alimentari.
“Questo finanziamento getta le basi per una svolta epocale nel nostro Paese – dichiara Massimo Vitturi, responsabile LAV Animali Selvatici – finalmente stiamo uscendo dai secoli bui che fin dalla preistoria hanno caratterizzato il nostro rapporto con gli animali selvatici e che ancora oggi lasciano nelle mani dei cacciatori e della loro sanguinaria passione la gestione del rapporto tra gli animali selvatici e le attività umane che si svolgono sui loro territori”.
Il farmaco immunocontraccettivo, una volta debitamente sviluppato, rappresenterà infatti la strada maestra per limitare la presenza di alcune specie selvatiche in maniera del tutto incruenta e non letale, “escludendo definitivamente i cacciatori e il piombo dei loro fucili”, aggiunge la Lav.
Entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della Legge di bilancio, il Ministero della Salute dovrà approntare il provvedimento per autorizzare l’utilizzo del farmaco contraccettivo, stanziando i fondi a disposizione e portando così il nostro Paese ad assumere una posizione di assoluta preminenza nel panorama europeo, facendosi apripista di un nuovo approccio alla gestione della convivenza con gli animali selvatici.
“Monitoreremo ogni passo perché il denaro dei cittadini venga speso nella maniera più produttiva così da avviare quanto prima una nuova era che metta definitivamente al bando l’utilizzo dei fucili contro inermi animali selvatici responsabili solamente di procacciarsi risorse per la sopravvivenza”, conclude la Lav.
(foto sito lav)
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