MILANO 01/12/2021: Riforma Sanitaria. Il Pd promette battaglia. “La Sanità cambierà quanto quando cambierà la guida della Lombardia”
MILANO – Sulla riforma della precedente Legge Sanitaria della Regione Lombardia, varata ieri dalla Giunta Fontana, interviene anche il Pd, che si é battuto per una sanità diversa da quella voluta dal centrodestra.
“La discussione sulla riforma della sanità lombarda si è chiusa – dichiara il consigliere pavese Giuseppe Villani -. Il presidente Fontana, l’assessore al Welfare Moratti e tutta la maggioranza di centrodestra hanno deciso che avrebbero ignorato le nostre richieste, che sono le richieste dei territori, e che avrebbero votato da soli la loro stessa legge. Per noi è stato un “no” netto. Nessuna delle nostre importantissime proposte è stata accolta. Si sono completamente arroccati su una posizione di chiusura. Fontana e il centrodestra sappiano che noi non ci fermiamo – aggiunge Villani -, anzi, continueremo a lavorare sul territorio, sempre, costantemente tra i cittadini. Perché la sanità lombarda, così come tutti gli altri ambiti del nostro vivere civile, potrà essere cambiata, quando cambierà la guida della Lombardia , questo è il nostro impegno.”
“Tutto il Partito Democratico della Lombardia – dichiara il segretario regionale Vinicio Peluffo – è grato al gruppo regionale che ha condotto per tre settimane una serrata battaglia in Consiglio regionale per difendere e promuovere un’idea diversa di sanità, capace di superare le interminabili liste di attesa, di dare risposte ai cittadini in ogni territorio e di riequilibrare il rapporto tra la Regione e la sanità privata. Tutte le forze di centrosinistra e il Movimento 5 stelle hanno lavorato unite, con un obiettivo comune, e questo è un fatto significativo. Il voto del centrodestra in Aula era scontato, ma non è finita qui. Ora, con ancora più forza, il PD sarà tra i cittadini a spiegare che cambiare si può e che non ci si deve rassegnare a una Regione guidata dal centrodestra che è ormai avviluppata nelle sue stantie logiche di potere, così distanti dai problemi e dalle richieste dei lombardi.”
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