BRONI 23/12/2021: Terre d’Oltrepò.. Indagini chiuse. Le ‘precisazioni’ della presidenza della cantina Terre d’Oltrepo
BRONI – L’inchiesta che vede coinvolta le cantine Terre d’Oltrepo di Broni per alcune presunte partite del vino adulterate dall’aggiunta di diglicerine cicliche – e nella quale sono accusate 11 persone fisiche e 2 società di frode in commercio e vendita di alimenti non genuini – è stata chiusa e si è in attesa della decisione della Procura di Pavia circa il possibile avvio di un processo.
Dalla chiusura delle indagini emerge, oltre a quadro già noto, una nuova contestazione relativa a 23mila ettolitri di “Pinot grigio Igp provincia di Pavia”.
Alla notizia della chiusura delle indagini, la presidenza di Terre d’Oltrepò, avanza alcune “precisazioni”.
“Dall’atto oggi notificato – scrive Terre d’Oltrepo – emerge una nuova contestazione relativa ad un vino del 2017. Gli avvocati della difesa Giammarco Brenelli e Gabriele Roveda attendono di esaminare i documenti del fascicolo – aggiunge la Cantina – e nei prossimi venti giorni porteranno il loro contributo per la ricerca della verità, non sempre facile quando si parla di complesse analisi.”
Secondo Terre poi, “I responsabili della cantina documenteranno, in primo luogo alla Procura, i rilevanti investimenti operati negli ultimi 4 anni ai fini del controllo della genuinità e incremento della qualità del prodotto. Qualità che è stata, del resto, riconosciuta in varie sedi.
Per “Terre”, “L’intento di riscattare l’Oltrepò dall’inchiesta precedente ha costituito l’obiettivo primo della nuova gestione e di ciò verrà reso conto ai soci, nonostante chiare operazioni oblique, lettere anonime e di raccolte di firme, anche false, che hanno costituito il tentativo di rivincita da parte di taluni.”
Quanto all’indagine, scrive ancora Terre d’Oltrepo, “la Cantina ha già collaborato con gli inquirenti rendendosi disponibile per ogni analisi che, quando condotte in contraddittorio, hanno chiarito molti aspetti.”
“Ciò – conclude Terre – nella coscienza dei responsabili di aver sempre operato e di poterlo dimostrare al più presto, sia nel corso delle indagini che nel corso dell’eventuale processo che chiarirà condotte e fatti.”
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Tutte le accuse di cui si parla nell’articolo si riferiscono a persone/soggetti “indagati” (una persona un soggetto nei confronti della quale vengono svolte indagini preliminari in un iter penale) e dovranno perciò passare al vaglio degli altri organi giudiziari.
Ricordiamo che nel sistema penale italiano vige la “presunzione di innocenza” fino a sentenza definitiva. Principio sancito dall’articolo 27 della costituzione italiana, secondo il quale una persona “non è considerata colpevole sino alla condanna definitiva”.
Questo articolo è stato redatto sulla base di un comunicato delle forze dell’ordine e della Procura, con la massima cura del rispetto del principio di presunzione di innocenza delle persone/soggetti coinvolti indagati. La testata resta a disposizione di quanti vorranno intervenire sul caso in questione.
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