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VOGHERA – “Sapere che a Voghera, in questo momento, non è rimasto neanche un bocciodromo procura un dispiacere a molti appassionati di questo sport e, soprattutto, a chi come me ha avuto la fortuna di vivere una serie di momenti importanti legati agli anni passati, quando la nostra città si trovava ai vertici del boccismo nazionale e internazionale.”

A parlare è Piero Mutti, che per molto tempo non solo è stato responsabile del locale comitato bocce, ma ha anche fatto parte della governance nazionale di questa disciplina, in qualità di dirigente federale.

“La nostra città” – precisa – “ha bisogno di uno spazio che costituisca un punto di riferimento per i bocciofili. Infatti, dopo la chiusura del Centro Sportivo Vogherese (lo storico Bocciodromo “Merli”), gli appassionati hanno il diritto di poter contare su una struttura che abbia almeno un paio di corsie per il gioco delle bocce. Voghera, in particolare, e il nostro territorio, in generale, hanno espresso una serie di fuoriclasse i quali sono stati capaci di scrivere pagine sportive indimenticabili. Desidero ricordare campioni dal valore assoluto, come Armando Rovati, Enzo Guagnini, Marco Binda, Romano Scampoli, Pierino Rosada, Carlo Figini e Serafino Gatti; per non parlare di altri ottimi giocatori che li hanno seguiti a ruota: Tino Bardoni, Massimo Zerba, i fratelli Mauro e Stefano Perotti e l’indimenticabile Luigi Ghiozzi, solo per citarne alcuni.”

“Forse” – conclude Piero Mutti – “è arrivato il momento che l’amministrazione comunale e i responsabili della Delegazione FIB della Provincia di Pavia individuino un’area dove edificare, al più presto, una struttura idonea per la pratica dello sport boccistico. Insomma, bisogna fare qualcosa!”

In effetti, c’è da dire che qualcosa si sta muovendo, anche se abbastanza lentamente.

Proprio in queste ultime settimane, infatti, si sono registrati alcuni incontri promossi dal vice sindaco Simona Virgilio di concerto con il Delegato FIB della Provincia di Pavia Matteo Stefanone e con il Presidente dell’Auser Carlo Mogolino.

Oggetto degli incontri: l’identificazione di un’area – proprio all’interno dell’area Auser di Voghera, nella zona vicino al campo sportivo e alla piscina – da destinare alla realizzazione di una struttura semi-coperta che dovrebbe contenere due o tre corsie riservate alla specialità Raffa, uno spazio riservato alla specialità della Petanque e, se possibile, anche un’altra porzione di terreno di cui potrebbero usufruire atleti disabili della Boccia paralimpica.

“Per quanto ci riguarda” – ha affermato il Delegato FIB Matteo Stefanone – “saremmo oltremodo favorevoli a questa tipologia di soluzione. Si tratta ora di valutarne la fattibilità. Certo è che metteremo a disposizione del Comune di Voghera e dell’Auser locale la nostra esperienza nel settore.”

Nessuna dichiarazione ufficiale, per il momento, è stata rilasciata dai vertici dell’Auser, tuttora impegnati nella gestione della struttura iriense, messa a disposizione della collettività come hub vaccinale; ma da ambienti ben informati, vicini alla presidenza Auser, filtra una disponibilità di massima nei riguardi dell’eventualità di ospitare all’interno dell’area uno spazio riservato allo sport delle bocce, disciplina da sempre tradizionalmente legata alla città e al territorio oltrepadano.