VOGHERA 20/09/2021: Lettere. Salvatore Cicciò. “Non siamo una città di sparatori. Siamo esasperati. Basta con bivacchi, risse e zone franche”
VOGHERA – Salvatore Cicciò – organizzatore del Concorso Internazionale di Poesia “Città di Voghera- per 25 anni; Coordinatore e organizzatore dell’Associazione ‘Amici del Museo Ferroviario Enrico Pessina”; Direttore del Museo che custodisce antichi cimeli ferroviari e la sua storia, visitato da migliaia di ragazzi e adulti presso Autoporto ASM Voghera nonché promotore della costruzione di un Monumento dedicato al Sacrificio dei Carabinieri – ci scrive in merito all’uccisione di piazza Meradi.
“Io sono un semplice cittadino, pensionato, che nel tempo si è prodigato per fare grande, attiva e conosciuta la Città di Voghera. Scrivo questa lettera perché non vorrei uniformarmi al pensiero comune di alcuni esperti analisti e scrittori.
Io non ci sto ad essere dipinto come sparatore. Esiste diversità di comportamenti nel rispetto della legge.
E’ evidente la “non accettazione” dell’arroganza, del non rispetto delle regole di una tranquilla (ormai non più) città come Voghera.
La si mette in ginocchio con risse, spaccio, criminalità da parte di persone accolte dalla città con riguardo e considerazione, senza discriminazioni.
E noi “piccoli” cittadini siamo esasperati e vorremmo un po’ di rispetto. Basta con i bivacchi, risse, zone franche, zone dove passare in certi orari della giornata significa ‘`terrore” (stazione, piazza san Bovo, piazza Meardi).
Il mio appello è rivolto ai “pontificatori” di ultimo grido, agli influencer del pensiero comune, a quelli che pensano di fare giustizia a se stessi.
Ultimo paradosso è addossare la responsabilità di quello che sta succedendo in città ad un colpo di pistola.
Insegnare rispetto, integrazione, responsabilità, comprende una netta capacità di relazione e di impegno per restituire alla città di Voghera quell’ordine e quella serenità civile che le spetta.”, conclude Salvatore Cicciò.
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