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PAVIA 01/09/2021: Green Pass in Università. Un gruppo di studenti scrive al Rettore per opporsi all’introduzione della misura

Settembre 01
18:58 2021

PAVIA Un gruppo di studenti dell’Università degli Studi di Pavia si schiera contro il Green pass e scrive una lettera aperta al Rettore affinchè non attui la disposizione anti covid sancita nel DL 06/08/2021 n.111.

La lettera, come si legge nella premessa, è firmata da “60 studenti e altrettanti cittadini, fra cui genitori, non iscritti a tale università, per un totale di 120 firme iniziali”.

Nella lunga lettera si respinge il provvedimento, che sarebbe “in contrasto con la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, discussa a Nizza il 7 dicembre 2000, divenuta vincolante per gli stati membri dell’Unione Europea con l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, del dicembre 2009 la quale espressamente prevede all’art. 1 che “La dignità umana è inviolabile. Essa deve essere rispettata e tutelata”, e all’art. 3 che “Ogni individuo ha diritto alla propria integrità fisica e psichica. Nell’ambito della medicina e della biologia devono essere in particolare rispettati il consenso libero e informato della persona interessata, secondo le modalità definite dalla legge”.

Dopo aver citato anche il Reg. (UE) 2021/953 del Parlamento europeo e del Consiglio, “che stabilisce, al considerando 36, che “È necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate, per esempio per motivi medici…”, il gruppo spiega: “Ci appare quanto mai curioso che tale certificato possa diventare una condizione necessaria per accedere a servizi (come le Università, nel nostro caso, ma anche scuole, esercizi commerciali, ecc.) interni al nostro Paese, palesandosi come un ricatto e un malcelato obbligo indiretto, contrastando per altro con lo stesso art. 32 della Costituzione Italiana e finanche con l’art. 2 e 3 della Carta.”

Oltre alla questione prettamente giuridica, il gruppo solleva anche una motivazioni medico-scientifica.

E’ evidente – scrivono gli studenti citando alcune pubblicazioni scientifiche – che il mondo scientifico non sia unanime e concorde sull’effettiva efficacia del farmaco, ma soprattutto sul rapporto rischio-beneficio dello stesso, sul quale attualmente non vi sono sufficienti studi e/o sperimentazioni, in grado di chiarire questo rapporto.”

E ancora sull’obbligo del vaccino: “Noi di “Studenti contro il Green Pass” ci teniamo a ribadire in primo luogo che ci poniamo contro ogni discriminazione verso gli studenti per qualsivoglia motivo che sia di razza, religione, convinzioni politiche, sesso, tantomeno per le terapie farmacologiche ai quali i singoli decidono o meno di sottoporsi. Discriminare l’accesso agli ambienti dell’Università in base al possesso o meno di un pass è una inaudita divisione degli studenti in studenti di Serie A e studenti di Serie B, anche sotto il profilo economico, stante la circostanza che gli studenti che non sono in possesso del green pass vaccinale dovrebbero (per accedere alle attività universitarie) munirsi di certificazione di tampone negativo ogni 48 ore, con costi a totale carico degli stessi.”

Per i firmatari poi: “Certamente palese è il carattere ricattatorio di questa misura. L’unica volontà è quella di vaccinare il più possibile senza nessun riguardo per le scelte personali, attraverso quello che per ora si pone come un obbligo indiretto. Che le istituzioni universitarie, avallando e attuando le disposizioni del governo, collaborino con questo ricatto è per noi inaccettabile, inammissibile, inconcepibile.”

Alla luce di tutto ciò, fra l’altro, i firmatari della Lettera ritengono poi “insufficiente e umiliante”, “La possibilità che l’Università offre agli studenti non muniti di pass di proseguire, (in alcuni casi non completamente), la propria carriera accademica, tramite una serie di misure come ad esempio la DAD”,

Ancora nella lettera, gli studenti temono attacchi e discriminazioni in ateneo. “Alcuni studenti, avendo effettuato la scelta di sottoporsi alla vaccinazione, sentendosi forti e spalleggiati dalle stesse istituzioni, hanno già cominciato a schernire e sminuire gli studenti che anche solo criticano queste misure, attribuendo loro categorie che non andremo a ripetere. Non possiamo escludere che, nel semestre entrante, questi episodi per ora isolati non vadano ad aumentare in numero ed intensità, fino a sfociare nella violenza.”

Infine la promessa di dare battaglia anche legale contro l’applicazione del Green Pass in università.

Qualora – concludono – il direttivo universitario non dovesse prendere posizione contro questa discriminazione a norma di legge, continueremo ad organizzarci e metteremo in pratica azioni per fare sì che uno scempio di tali dimensioni non diventi realtà e individualmente o collettivamente ci riserviamo sin d’ora le azioni legali che dovessero rendersi necessarie e fondate a tutela dei nostri diritti fondamentali tra i quali in primis quello alla salute, allo studio e alla dignità di esseri umani.”

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