PAVIA 20/07/2021: Coronavirus. Annunciata alla Maugeri la nascita di una cura contro la Covid. E’ un nuovo potente anticorpo monoclonale
PAVIA – Potrebbe essere finalmente arrivata la svolta definitiva nella lotta alla malattia dovuta all’infezione da SarsCov2.
All’istituto Maugeri di Pavia è stato dato l’annuncio della creazione di un “farmaco” contro la Covid19. Si tratta di un anticorpo monoclonale che è già stato definito un “bazooka” anti Covid: di fatto una cura: l’anello che finora mancava nella lotta al Coronavirus più letale di sempre.
La rivelazione è arrivata durante la giornata dedicata al ricercatore svoltasi alla Maugeri di Pavia. Una giornata speciale quella vissuta dall’ICS, dove è stato ospitato Rino Rappuoli, definito dall’amministratore delegato Mario Melazzini “un potenziale premio Nobel in vaccinologia”.
Rappuoli, microbiologo, nel 2005 ha ricevuto la medaglia d’oro al merito della Sanità Pubblica. Mentre il 1 giugno 2021 scorso è stato insignito dell’alta onorificenza di Cavaliere del Lavoro dal presidente della Repubblica, per il suo impegno nel campo delle ricerche sugli anticorpi monoclonali, una delle armi più promettenti contro la lotta al Covid.
E dunque Rappuoli ha annunciato il “bazooka”.
“Noi – ha detto – abbiamo sviluppato un anticorpo monoclonale di seconda generazione con diverse peculiarità: da una parte neutralizza ogni tipo di variante, dall’altra, invece di essere somministrato in endovena si somministra attraverso iniezione. Inoltre, è il più potente mai sviluppato, e può essere usato da tante persone e non da un gruppo di èlìte”.
Esattamente ciò che mancava, come detto, per chiudere il cerchio della lotta al Covid (norme comportamentali – vaccini – cura).
Attualmente, questo monoclonale “ha fatto la fase clinica 1 con risultati eccezionali”, mentre adesso “è in una fase 2-3 che speriamo si concluda presto così da essere a disposizione delle persone”, ha aggiunto Rappuoli.
Autentico protagonista della mattinata, Rappuoli dimostra come questo sia un vero e proprio momento storico per il Paese e per un settore, come quello della ricerca, che ha l’obbligo di cogliere questa opportunità dalla crisi.
Sull’importanza della ricerca è intervenuto il direttore scientifico dell’Ics Maugeri, Walter Ricciardi. Secono il quale il futuro del paese “passa attraverso un aumento delle attività di ricerca e di innovazione”, mentre l’Italia attualmente “non è neanche nei primi trenta paesi su questo aspetto”, dunque dobbiamo migliorare.
E lo sguardo inevitabilmente in questo momento della storia del Paese e dell’Europa va al Pnrr.
“Tutti i ricercatori italiani devono in qualche modo capire come possono giocare un ruolo da protagonisti nell’ambito di questi grandi finanziamenti che arriveranno, e questo lo devono fare a tutti i livelli – ha detto Ricciardi -: ricerca di base, ricerca applicata e ricerca industriale”.
Insieme all’attesa dei fondi europei ora però c’è l’attesa per la nuova cura per la Covid (Corona virus desaese, la malattia da corona virus). Da essa (insieme ai vaccini!) dipende l’uscita dalla pandemia. La speranza è che ora tutto il Paese spinga (che non si ripeta la storiaccia del vaccino italiano Reitera) affinchè questo “farmaco” diventi operativo nel minor tempo possibile.
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