VOGHERA 07/05/2021: Le foto di Cicala nelle vetrine dei negozi sfitti
VOGHERA – L’Amministrazione comunale, nell’ambito di una più ampia riqualificazione del tessuto cittadino, promuove l’iniziativa “Voghera nelle immagini Cicala” con l’intento: sia di rendere più vivibile e decoroso il centro storico; sia di far conoscere a tutti i cittadini un patrimonio culturale di proprietà.
Alcune foto del grande fotografo vogherese, infatti, con la collaborazione tecnica dell’associazione Spazio53, sono state esposte nelle vetrine dei negozi sfitti, così da rendere le vie meno spoglie.
“L’Archivio Cicala, con le sue oltre 45.000 immagini, è una fonte inesauribile di documentazione storica, sociale e fotografica di alta qualità e valore nazionale sulla vita della nostra città fra la metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento – spiega la sindaca Paola Garlaschelli -. Una parte esigua, ma ampiamente significativa, di questa ingente documentazione viene proposta in una “mostra a cielo aperto” come primo momento di coscienza pubblica per rendere visibile il nostro passato. Queste immagini ripercorrono una parte significativa della storia cittadina: un passato importante, per un presente di ripresa e un futuro di auspicabile sviluppo. Un ringraziamento doveroso – conclude il sindaco – si deve rivolgere ai proprietari degli esercizi commerciali che si sono resi disponibili ad ospitare le immagini.”
La mostra è stata commentata dal critico d’arte Renzo Basora.
“La fotografia dell’Ottocento s’identifica a Voghera con Davide e Vittorio Cicala. Due generazioni di fotografi, attivi sin dal 1863, che hanno lasciato numerose tracce nel nostro territorio. L’archivio Cicala è già, per caratteristiche e monumentalità,
un fatto culturale rilevante per la città. In esso sono contenuti personaggi, categorie sociali, paesaggi e vedute: un’infinita miniera di documentazione storico-sociale. Questi sono in sintesi i dati quantitativi valutati dallo storico Ando Gilardi in sede di perizia di acquisizione da parte del Comune: tre album raccoglievano le più antiche immagini di Davide Cicala, circa 7.200 stampe positive databili dal 1865 al 1885 (la data ufficiale dell’invenzione della fotografia è il 1839!), n 322 foto di Davide e Vittorio Cicala (18701915 circa) stampate a contatto, di grande formato, raccolte in album, circa 45.000 lastre che sono il lavoro svolto, principalmente in studio, da Vittorio Cicala, Egidio Rossi e Claudio Nobile dal 1920 al 1965.
I giudizi positivi riportati dalla stampa locale hanno trovato un qualificato sostenitore sempre in Ando Gilardi, che così si esprime: “I Cicala e successori furono operatori assai esperti, il loro prodotto è di alta qualità artigianale. Volendo un riscontro: certamente al di sopra della qualità media degli Alinari, che per essere assunti a un livello industriale, hanno lasciato una produzione sicuramente più omologata, più commerciale e meno varia di questa”.
L’attività dei Cicala è stata continuata da Egidio Rossi, assistente di studio sin dal 1920 e da Claudio Nobile entrato come lavorante nel 1943″, conclude Basora.
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