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VOGHERA – Il commissario straordinario dell’Asst di Pavia, Marco Paternoster, questa mattina ha fatto visita al centro vaccinale di Voghera realizzato all’interno della sede dell’Auser. Il funzionario, che per i prossimi 2 mesi (questo per ora il mandato che gli ha conferito la Regione) prenderà il posto del titolare Michele Brait, è stato accompagnato dal direttore sanitario dell’Asst Armando Gozzini. Ad accoglierlo in città il sindaco Paola Garlaschelli; Gianluca Vicini della CRI; Giuseppe Carbone della protezione civile, Angela Moneta del Rotary, e il patron dell’Auser Enrico Legora.

Paternoster, che successivamente si è recato anche all’ospedale e nella sede sanitaria presso l’ex Manicomio, ha visitato le 8 linee vaccinali di cui è dotato il centro (di cui per ora però sono attive soltanto le 4 realizzate all’interno della sede dell’associazione).

“Il centro vaccinale di Voghera – ha detto Paternoster – rappresenta l’esempio della collaborazione fra diverse istituzioni e il volontariato. L’impressione è quella di una struttura ben organizzata, con tutti i vantaggi che derivano dalle strutture vaccinali poste al di fuori dell’ospedale, in un momento in cui anche psicologicamente la somministrazione del vaccino può generare nel cittadino un po’ di ansia. Un ambiente diverso dall’ospedale può aiutare.”

“In questo momento particolare che tutti noi stiamo vivendo, la determinazione da parte dei professionisti c’è – ha aggiunto il Commissario -. Per quanto riguarda i progetti, il mio mandato per ora è di 2 mesi, per questo mi devo concentrare sugli obiettivi più immediati: che sono la campagna vaccinale e la ripresa graduale di tutta l’attività ospedaliera, che, evidentemente in questo periodo ha subito una contrazione per il fatto che tutti ci siamo dovuti concentrare sui pazienti Covid ed ora sulla campagna vaccinale… anche se l’attività ambulatoriale è stata comunque garantita. Adesso speriamo, scendendo i numeri dei pazienti Covid, come sta accadendo, che possa riprendere anche la regolare e ordinaria attività presso gli ospedali.”