OLTREPO PAVESE LOMELLINA 01/04/2021: Coronavirus e Trasporti. “Con queste norme stiamo perdendo anche la dignità”. Lo sfogo di un camionista colpito dalle infinite restrizioni anti Covid
OLTREPO PAVESE LOMELLINA – Ci sono i baristi, i ristoratori, i parrucchieri, gli artisti… persone, categorie intere, che in questa pandemia hanno subito danni gravissimi, alcuni perdendo anche l’attività.
Poi ci sono loro, i camionisti, che fortunatamente hanno avuto meno problemi di questo tipo ma che stanno vivendo una situazione paradossale, in cui la vita quotidiana risulta avvelenata dal clima generale di paura e dalle misure di contenimento. Un quadro complessivo sconfortate che sta minando anche il senso della dignità umana di chi svolge questo lavoro.
Gabriele Saccardi, autotrasportatore vogherese. “Ormai sono mesi che sempre più spesso siamo ridotti ad andare in giro con le bottigliette e i sacchettini in cui fare i nostri bisogni. Fuori dalle autostrade i bar e i luoghi di ristoro sono chiusi, e nelle aziende spesso non ci fanno usare i bagni perché oramai ovunque serpeggia il timore del contagio. Noi camionisti – aggiunge Saccardi, che è anche membro del movimento civico iriense L’Italia del Rispetto -, poichè siamo sempre in giro, veniamo trattati come degli untori.”
Insomma, al camionista, col Covid19, sembra di aver perso la dignità.
“Sono camionista fiero del mio lavoro – racconta ancora – percorro da 30 anni migliaia di chilometri sia in Italia sia in Europa: una vita dura con grandi sacrifici, lontano da casa in primis e sempre in viaggio la notte. Il Covid 19 si è inserito nella mia vita mettendomi in seria difficoltà, a causa delle restrizioni, al limite dell’indecenza.”
“I ristoranti adibiti con bagno doccia destinati a noi camionisti, che prima frequentavo, ora sono chiusi – prosegue -. Pertanto devo portarmi da casa delle bottiglie piene di acqua e detergente, oppure devo usare salviette imbevute per lavarmi.”
Poi c’è l’aspetto “sociale”.
“I ristoranti che prima frequentavo anche per godere di qualche momento di svago – dice – ora funzionano solo con l’asporto, e le quattro chiacchiere con qualcuno sono un lontano ricordo. Insomma, per molti di noi intere giornate, di notte come di giorno, si svolgono sempre e solo in cabina : totalmente in solitudine. Senza poter condividere nulla con nessuno… se non quando si deve caricare o scaricare, con problemi anche in quel caso se si tratta di chiedere d’andare al gabinetto.”
Uno sfogo “umano” quello dell’autotrasportatore vogherese – fatto anche per condividere questa condizione di disagio con i colleghi e in qualche modo facendosene portavoce – ma anche “politico”.
“Come cittadino e come attivista dell’Italia del Rispetto (Movimento Civico in cui credo perchè cerca di guardare solo ai problemi reali del paese per cercare una soluzione, senza badare alle logiche del potere) protesto contro queste confuse restrizioni imposte dal Governo e dai partiti di ogni orientamento che lo sostengono… regole che troppo spesso perdono di vista le gravi ricadute sulla vita reale delle persone”, conclude Gabriele Saccardi.
Commenti