VOGHERA OLTREPO PAVIA 17/03/2021: Coronavirus. Arriva anche all’ospedale cittadino l’uso terapeutico del Plasma Iperimmune. Quattro i pazienti che lo hanno ricevuto (Ottima notizia ma ora serve anche altro)
VOGHERA OLTREPO PAVIA – Si rafforza ulteriormente la collaborazione fra ASST di Pavia e la Fondazione I.R.C.C.S. Policlinico San Matteo.
Ai progetti già in atto di co-branding riguardanti diverse specialità cliniche e alla Breast Unit Interaziendale, si aggiunge ora una importante collaborazione scientifica per la lotta contro il Coronavirus.
Gli Ospedali di ASST Pavia di Voghera (e di Vigevano) parteciperanno infatti a uno studio proposto e coordinato dal San Matteo sull’utilizzo del plasma iperimmune nel trattamento dei pazienti particolarmente gravi affetti da polmonite interstiziale da SARS-COV-2 che necessitano di assistenza respiratoria.
“Lo studio – spiega Asst -, coordinato dal Prof. Francesco Mojoli, direttore di Anestesia e Rianimazione I della Fondazione I.R.C.C.S. Policlinico San Matteo, avrà come responsabili per ASST Pavia Maurizio Raimondi, direttore di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale di Voghera, e Alberto Casazza, dirigente medico della unità di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale di Vigevano.”
Presso l’Ospedale di Voghera, nel frattempo, già 4 pazienti hanno beneficiato del trattamento con plasma iperimmune dopo che il Comitato Etico dell’area di Pavia aveva autorizzato il suo utilizzo mediante procedura d’urgenza.
“D’ora in avanti – spiega ancora l’Asst -, grazie all’attuazione dello studio clinico, a un maggior numero di pazienti particolarmente gravi potrà essere data un’ulteriore possibilità terapeutica con l’uso del plasma iperimmune. Si attua così in ASST una delle strategie per combattere la pandemia da Covid-19, e nello specifico per curare i malati attraverso la somministrazione di plasma di persone che hanno contratto il virus, trasferendo anche gli anticorpi necessari in esso contenuti.”
“I risultati degli studi internazionali sinora pubblicati non permettono di trarre al momento attuale sicure conclusioni su questo approccio terapeutico nei pazienti particolarmente gravi – conclude l’Asst -, tanto da rendere necessari ulteriori studi come quello che si apprestano a iniziare il San Matteo e ASST Pavia, che ci si augura possano contribuire ad affiancare la validità di questo possibile percorso terapeutico.“
OTTIMA NOTIZIA MA SERVE (ANCHE) ALTRO
Ottima notizia quella di oggi sull’estensione dell’uso del Plasma Iperimmune. Ma non basta. Ora si attente che diventi (subito) di “massa” l’utilizzo dei nuovissimi farmaci “monoclonali”. Così come si spera che si diffondano (a tappeto) le “terapie domiciliari” anti Covid: tramite impegno dei Medici di Base. L’uscita da questa tremenda pandemia necessita infatti dell’utilizzo (immediato) di tutte le armi esistenti: non solo i “vaccini” quindi, ma anche le “terapie” esistenti, più o meno precoci, più o meno preventive che, sin da subito, potrebbero avere il merito alleggerire il carico sugli ospedali. Per veder arrivare anche a Voghera il Plasma Iperimmune c’è voluto quasi un anno. Ora bisogna (la speranza non è più sufficiente”) fare in modo che la burocrazia e le altre lentezze tipiche delle nostre democrazie occidentali (e di quella italiana in particolare) non frenino ulteriormente l’avvio (anche) di questa indispensabile ‘fase’ della guerra contro il Covid.
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