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VOGHERA – Spinto dal senso di nostalgia per il passato, ma anche dall’amore e dalla passione per la storia cittadina, un gruppo di vogheresi, appartenenti al Comitato Spontaneo di Medassino (Csm), ha intrapreso una nuova battaglia: quella per restituire alla città un oggetto piccolo ma che rappresenta una tratto della suo glorioso passato: la garitta in cemento che un tempo si trovava fuori dalla Caserma di cavalleria.

Si tratta della “garitta – spiegano i firmatari – nella quale hanno patito è imprecato generazioni di soldati”, che “pur nella sua condizione di degrado non meritava di subire la sorte che probabilmente ha già subito, ossia di essere buttata in una anonima discarica.”

“Ricordo che da piccolo andavo a vedere il cambio della guardia – spiega Silvano Demartini, uno dei membri del Comitato -. E ricordo anche che la domenica i nonni portavano i nipoti a vedere quel piccolo spettacolo.”

Per giungere allo scopo, il Csm ha inoltrato domanda in Comune.

Nella domanda si chiede di far luce su quello che viene definito “il mistero dalla garitta tolta dalla Caserma Vittorio Emanuele II di Voghera”.

La richiesta trae origine dalla “rabbia e dal senso di impotenza – scrive il Csm – che si prova a constatare quanto poco o nulla importi di mantenere in buono stato di conservazione quei manufatti testimoni di epoche ormai consegnate alla Storia.”

Il Comitato perciò chiede che “sia svolta attenta indagine affinché sia appurato il destino della garitta.”

Infine un auspicio, “che il manufatto sia recuperato, adeguatamente ristrutturato, nonché posizionato in un luogo ove la cittadinanza possa ammirarlo quale vestigia di un passato ormai sepolto.”  Nella richiesta, anche una proposta per utilizzare la garitta, magari “in occasione di eventuali rievocazioni storiche o ricorrenze cittadine.”

(nella foto una delle cartoline emesse dal Circolo Filatelico Numismatico Vogherese negli anni, pubblicate al link https://www.filnumvoghera.it/fotogallery.html, in cui si vede la garitta)