PAVIA OLTREPO 29/03/2021: Natura. Non si fermano in provincia i tagli degli alberi selvatici. E nemmeno le potature estreme dei fusti. Gli ultimi casi
PAVIA OLTREPO – La nostra lettrice Simona ci documenta l’ennesima sparizione di alberi nella provincia di Pavia, con relativa distruzione dell’habitat ancora selvatico che li ospitava.
A sparire quasi del tutto, spiega la lettrice: è l’area verde ”che si vede dalla strada Paiola (foto grande), venendo da Pavia e andando verso Cura Carpignano (non lontano da un’officina meccanica), appena prima della tangenziale: dove hanno tagliato il lato interno, quello verso i campi.”
“Oramai – aggiunge – è in atto un taglio delle aree naturali come se non ci fosse un domani.”
ALTRI TAGLI DI ALBERI
Altri casi di taglio degli alberi si sono recentemente verificati in Oltrepo Pavese a lato della Sp1 Bressana-Salice nel comune di Montebello (foto 2 e 2/1), vicino all’area della logistica e sul cavalcava della ferrovia.
Così come è stato tagliato un gran numero di alberi selvatici lungo la linea ferroviaria (e per un tratto lungo la Sp35 che corre parallela alla ferrovia foto 3) nel comune di Bressana (sulla sponda oltrepadana del Po) e alla frazione Tre Re di Cava Manara, sul lato pavese della sponda del Po (anche se in questo caso dovrebbe trattarsi di un taglio per la sicurezza della linea ferrata).
LE POTATURE ESTREME
Insieme al taglio netto degli alberi selvatici (con perdita, oltre ai verde, della piccola fauna che li abita, e degli uccelli migratori che li usano come punto di sosta), la natura della provincia di Pavia deve vedersela anche con le potature estreme.
Nelle foto 4, un caso lungo la Vigentina Sp235, a Pavia, nei pressi di via Montemaino (dove poco tempo fa sono stati tagliati alcuni alberi per fare la rotonda foto 5); ed uno lungo la Sp10 per Certosa nel comune di Zeccone (foto 6). In tutti i casi citati, si precisa che si tratta di interventi fatti secondo le norme. Norme che però non sembrano tenere per nulla in conto dei danni fatti all’ecosistema selvaggio che ci circonda, e che perciò dovrebbero essere cambiate: nella direzione, a nostro avviso, della massima tutela delle poche aree selvatiche che restano nelle nostre campagne e territori più o meno urbanizzati.
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