OLTREPO PAVESE E LOMELLINA15/03/2021: Treni. Più sicura la linea Bressana-Broni (Installato l’Apparato Centrale Computerizzato). La Regione chiede al Ministero di sbloccare il raddoppio della Milano-Mortara
OLTREPO PAVESE E LOMELLINA – È attivo da domenica 14 marzo 2021, sulla linea Voghera-Piacenza e sulla linea Bressana-Broni, il nuovo Apparato Centrale Computerizzato Multistazione (ACCM). Si tratta di attività avviate a Gennaio 2018 in cui lavori avevano interessato le stazioni di Broni e Stradella.
Mentre un seconda fase, attivata a Dicembre 2019, aveva interessato le stazioni di Arena Po e di Castel San Giovanni.
Ora, in questa ‘terza fase’, il nuovo impianto è stato esteso alle stazioni di San Nicolò (sulla linea Alessandria-Piacenza) e alla stazione di Pinerolo Po (sulla linea Bressana-Broni).
Tera fase che prosegue fino a fine 2021, in cui si prevede, spiega l’azienda, “il miglioramento dell’accessibilità nelle stazioni, con il completamento di due passerelle pedonali che collegano le banchine nelle stazioni di Rottofreno e S. Nicolò (PC) e il un nuovo sottopasso pedonale nella stazione di Sarmato. Inoltre saranno effettuati i lavori di innalzamento marciapiedi e l’installazione degli ascensori che permetteranno di abbattere le barriere architettoniche collegando entrambi i marciapiedi entro la fine dell’anno.”
Il nuovo impianto, uno dei sistemi di massimo livello tecnologico nel settore del segnalamento ferroviario, è una vera e propria “cabina di regia” che, grazie alle tecnologie di ultima generazione ed il potenziamento infrastrutturale, rendono più affidabile l’infrastruttura incrementando gli standard di regolarità e puntualità del traffico ferroviario.
L’ACCM consente una gestione più efficiente della circolazione ferroviaria e dell’infrastruttura, garantisce una maggiore flessibilità nell’uso dei binari migliorando così gli standard di regolarità e puntualità dei treni. In caso di guasti, riduce al minimo i disservizi e consente di far viaggiare i treni, mantenendo il livello di sicurezza al massimo previsto dalle normative vigenti (Safety Integrity Level 4, norme IEC 61508).
Benefici anche nei processi di manutenzione dell’infrastruttura, grazie ai sistemi informatici di diagnostica predittiva che riducono l’insorgenza di avarie improvvise.
A corredo del nuovo impianto sono stati realizzati l’upgrade delle apparecchiature di segnalamento e l’aggiornamento agli ultimi standard normativi del Sistema di Controllo della Marcia del Treno (SCMT).
RADDOPPIO FERROVIARIO MILANO-MORTARA
L’assessore regionale a Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi, ha scritto una lettera al ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, e all’amministratore delegato di Rfi, Vera Fiorani, per chiedere di sbloccare il progetto del raddoppio della linea ferroviaria Milano-Mortara.
DELIBERAZIONI DEI COMUNI
“Il raddoppio della Milano-Mortara – dichiara l’assessore Terzi – è fondamentale per efficientare il trasporto pubblico di una vasta area della Lombardia. Il progetto di raddoppio della linea di Rfi è, però, fermo da anni, a causa di una prescrizione del Cipe del 2006 che prevede l’interramento della ferrovia, in linea con le richieste espresse a suo tempo dagli Enti locali. Se la revisione progettuale è lo strumento per sbloccare la situazione, chiediamo a Rfi e al Ministero di procedere in questo senso, sulla scorta delle delibere dei Consigli comunali di Abbiategrasso, Vigevano, Parona e Mortara. Questi Enti, infatti, hanno deliberato la disponibilità a dar corso ad una soluzione che non preveda più l’interramento dell’opera”, spiega l’assessore Terzi, che ha allegato alla lettera proprio i documenti approvati dai 4 Comuni, dai quali si evince l’apertura del territorio ad esplorare nuove soluzioni progettuali, considerata l’importanza che la linea ferroviaria riveste per l’intero ambito territoriale.
REGIONE SEMPRE A FAVORE DEL RADDOPPIO
“Ora che è stata confermata ufficialmente la volontà dei Comuni, non dovrebbero più sussistere ostacoli formali. Auspico che la revisione del progetto possa essere avviata nel più breve tempo possibile. Come Regione – conclude Terzi – confermiamo la disponibilità a proseguire nelle interlocuzioni col territorio per la condivisione delle soluzioni progettuali alternative che saranno proposte da Rfi. Regione ha sempre chiesto con convinzione la realizzazione del raddoppio, anche recentemente, per esempio presentando un’osservazione per chiedere a Rfi di inserire l’opera nel proprio piano commerciale”
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