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VOGHERA – Da una parte l’Amministrazione. Dall’altra i dipendenti. Nella delicata discussione sulla vaccinazione anti covid dei dipendenti della casa di Riposo Pezzani di Voghera (ce ne sarebbero circa 55 che hanno rifiutano il vaccino) ora entrano anche i familiari degli anziani ospiti, che stanno nel mezzo ma senza voler più fare da semplici spettatori.

Così hanno portato a loro posizione all’attenzione del Comune.

“Mia nonna, 85 anni, respira con l’ossigeno è immunodepressa ed è ricoverata alla Pezzani (una struttura a mio avviso d’eccellenza, con personale qualificato)”, premette un familiare, per poi spiegare: “Mi è stato chiesto di far emergere la preoccupazione di tante famiglie che hanno i propri anziani ricoverati, dato che è emersa la volontà di non volersi vaccinare da parte degli operatori sanitari esterni assunti dalle cooperative!”

L’utente, spiega ancora. “Non si tratta di una questione di soldi ma e giusto ricordare che ci sono molte famiglie che pagano rette da 2.000 euro al mese circa.”

Detto ciò, quel che preoccupa questi familiari “è la salute dei ricoverati alla Pezzani… vista la pandemia di Covid 19.”

Da qui la loro richiesta: “Vogliamo che chiunque entri in contatto con i nostri anziani sia vaccinato.”

Una situazione davvero complicata quella che è sorta attorno alle vaccinazioni alla Pezzani.

Resa ancora più intricata e confusa dalla mancanza di norme al riguardo e dalle incertezze legate a questa specifica infezione. Non esiste infatti un obbligo di legge alla vaccinazione (e nemmeno si sa cosa voglia fare al riguardo il Governo), a cui chicchessia possa fare riferimento per assumere o far assumere qualche decisione. Inoltre non esiste nemmeno una certezza sul fatto che chi si è vaccinato possa o meno trasmetter il virus.

Il caso Pezzani per ora non trova una soluzione.

Matteo Negri