VOGHERA 20/02/2021: La Polizia Penitenziaria rinviene telefonino in una cella. L’USPP: “Sono un pericolo sociale. Paradossale che non ci siano ancora strumenti per inibirli”
VOGHERA – Con una operazione effettuata dal Reparto di Polizia Penitenziaria di Voghera all’interno del carcere di Voghera è stato rinvenuto l’ennesimo cellulare illegittimamente in uso ai detenuti.
A darne notizia è Sebastian Pendola, Segretario Locale dell’USPP (Unione Sindacati Polizia Penitenziaria), che, in un comunicato, commenta così l’episodio:
“Ancora una volta, l’ottimo lavoro di intelligence e di osservazione svolto dal personale del Reparto di Polizia Penitenziaria di Voghera ha permesso di intercettare, rinvenire e sequestrare un microcellulare abilmente occultato da un detenuto. L’USPP si congratula con la Polizia Penitenziaria a cui rivolge un messaggio di esaltazione: l’impegno, l’abnegazione e le intense attività quotidiane portano sempre al raggiungimento degli obiettivi istituzionali”.
Sull’episodio interviene anche il Segretario Regionale dell’USSP, Gian Luigi Madonia che, oltre ad apprezzare l’operazione, coglie l’occasione per fare delle riflessioni sul caso.
“Il fenomeno della presenza dei cellulari all’interno dei penitenziari è ormai una cancrena del nostro sistema, ma qualcuno forse ancora non sa, o fa finta di non sapere, che rappresenta un vero pericolo per la sicurezza sociale. Nello stesso momento in cui garanti e pseudogiornalisti di turno prestano tutta la propria attenzione per strumentalizzare su eventi, su cui sarebbe un obbligo rispettare ed attendere i lavori della Magistratura, con il solo intento di infangare il nobile e difficile lavoro svolto da 37000 uomini e donne dello Stato, la Polizia Penitenziaria dimostra di andare avanti a testa alta e nel rispetto dei compiti istituzionali.”
“Chissà – prosegue Madonia – se quegli stessi garanti o giornalisti hanno idea di cosa potrebbe determinare l’utilizzo di un cellulare all’interno di un carcere? Sanno che le comunicazioni con l’esterno potrebbero alimentare ulteriori reati, anche gravi? Oppure tenderebbero a giustificare anche queste violazioni?”
Aggiunge Madonia. “La nostra domanda rimarrà certamente senza risposta, perché nessuno risponderà. L’unica nostra certezza è che la Polizia Penitenziaria, ancora oggi, dimostra di essere un Corpo sano e rispettoso dei principi onorati con il giuramento prestato da ciascuno dei suoi agenti, tra cui quelli di prevenzione e sicurezza sociale. La presenza di cellulari in carcere è un fenomeno in costante crescita ed è paradossale che nel 2021 non ci siano ancora strumenti efficaci per inibirne l’utilizzo”.
Chiude con Voghera, Madonia: “Complimenti doppi al personale di Voghera. Che nonostante le difficoltà del periodo non ha perso lucidità ed espleta egregiamente i propri compiti. Il Reparto, infatti soffre una carenza d’organico di circa il 30%, particolarmente accentuata nei ruoli intermedi della Polizia Penitenziaria (Ispettori e Sovrintendenti). Inoltre, da tempo ormai l’istituto è caratterizzato da un clima conflittuale dovuto ad una gestione assai discutibile, che ha persino indotto la maggior parte delle Organizzazioni Sindacali a mettere in atto rivendicazioni e proteste”.
Commenti