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VOGHERA – E’ vogherese la ragazza che ieri a Milano è rimasta ferita durante il colpo messo a segno da un rapinatore. La 28enne, che è commessa in un negozio di intimo, è la figlia maggiore di Renato Faller, noto blogger iriense.

I fatti sono avvenuti nel negozio Yamamay di piazza Cordusio. Intorno alle 19.30 un uomo è entrato e, minacciando i presenti con il coltello, si è diretto verso la cassa per rubarne il contenuto.

A quel punto, mostrandosi sanguigna come il padre – conosciuto in città per non avere timori reverenziali nei confronti di nessuno e di non avere peli sulla lingua durante le discussioni nate sui blog e sulle pagine di facebook (la sua si chiama La Zanzara) -, la ragazza ha affrontato il malvivente e senza paura ha cercato di neutralizzarlo.

Ne è nata una breve colluttazione durante la quale la ragazza è rimasta ferita all’altezza dell’ascella sinistra.

Mentre il rapinatore scappava, la 28enne è stata trasportata in ospedale. Fortunatamente la ferita da taglio non è stata grave, anche se poteva esserlo visto il punto in cui la lama l’ha attinta.

“Essere un papà – ha commentato Faller ieri e caldo – ti porta molto spesso ad avere dolorose distanze con i propri figli, vuoi per lavoro che per circostanza. Questa sera mia figlia maggiore ha subito una rapina nel negozio di Milano dove lavora, si è presa una coltellata di striscio ed ha finito la serata al Niguarda.”

“L’ho saputo mentre tornavo a Roma da Napoli in trasferta di lavoro – aggiunge -, sono molte le cose che ti passano per la mente e prima tra tutte il naturale istinto di protezione verso i propri figli, che non è né un sentimento e ne un semplice pensiero ma una pianificazione metodica contro tutto e contro tutti.”

Poi una considerazione sui tempi che stiamo vivendo. “Nel periodo che andremo ad affrontare aumenteranno i disperati disposti a tutto, prevenire questo fenomeno aumentando la sicurezza in ogni sua forma deve essere una delle priorità. La sicurezza – conclude Faller sfoderando la sua proverbiale avversione al politicamente corretto – non è un problema secondario, bisogna dare spazio ed implementare nuove strategie con meno chiacchiere sui presunti diritti dei delinquenti.“