RIVANAZZANO 23/02/2021: Gara internazionale di enduro sulle colline della Valle Staffora. Riprende lo scontro fra favorevoli e contrari ai “fuoristrada”. Legambiente va all’attacco
RIVANAZZANO – In Oltrepo Pavese si torna a parlare di moto fuoristrada e di ambiente. A far riaccendere la discussione, e gli scontri, è lo svolgimento in estate di una gara internazionale (ISDE – International Six Days of Enduro) di moto enduro sulle colline della valle Staffora e della vicina Val Curone.
Una gara che si svolgerà, per la parte pavese a partire da Rivanazzano Terme, dal 30 agosto al 4 settembre 2021. Gara che era in programma nel 2020 ma che era stata rinviata a causa del coronavirus.
Ebbene, la ripresa del progetto voluto da lunga lista di Moto Club ha generato e sta generando molta discussione e duri scontri (sui ‘social’) fra sostenitori e contrari.
Da un parte gli amanti delle moto, che nella manifestazione vedono lo svolgimento di uno sport compatibile con la natura ed un evento che rappresenta una occasione economica per i territori coinvolti. Gli organizzatori promettono infatti il ripristino dei percorsi e la riapertura di sentieri dimenticati.
Dall’altra parte i cultori dell’ambiente, per i quali colline e boschi devono restare incontaminati, soprattutto dal passaggio di mezzi a motore: proprio come le moto da enduro, che grazie alla loro agilità e potenza hanno possibilità di arrivare nei punti più nascosti e selvaggi.
L’ultimo attacco ai mezzi fuoristrada in generale e alla manifestazione Enduro arriva da Legambiente Voghera Oltrepo, in prima linea sin dall’inizio sul fronte del no all’ISDE.
Scrive l’associazione. “Una volta l’arrivo delle rondini segnalava l’arrivo della Primavera. Ora la Primavera in Oltrepò la segnala la ricomparsa di enduro e fuoristrada sui nostri sentieri . Da due settimane riceviamo segnalazioni dalle zone di Zavattarello e Ruino di attività motoristica sui sentieri . Ci sarebbe un regolamento promosso con l’assenso di ambientalisti e moto club dalla Comunità Montana. Sarebbe bello , anzi stupendo che fosse fatto rispettare.”
E ancora. “Come Legambiente non siamo disponibili a confronti se non nelle sedi istituzionali proprie. Se qualcuno cerca del greenwashing per i propri eventi o le proprie iniziative in materia di Campionati e dintorni non siamo noi i soggetti a cui rivolgersi.”
A questo annuncio, nelle ultime ore, si è aggiunto un nuovo attacco.
“Questo é il fondo della greenway Voghera-Varzi, in fase di realizzazione, che era stato livellato in attesa di essere asfaltato – scrive l’associazione sulla sua pagina facebook pubblicando anche la foto VEDI SOPRA -. Risulta dopo il fine settimana completamente “arato” dal passaggio delle moto e forse quad o fuoristrada, che hanno trasformato la greenway in pista.”
“Urgono controlli a tappeto. Pratiche contro ogni regolamento ed ogni buon senso vanno sanzionate pesantemente”, aggiunge Legambiente, per poi chiedere che “fatti di questo tipo non si ripetano più.”
In vista della gara, il 15 febbraio scorso (e fino al 25 marzo) sono state aperte le iscrizioni. Si prevede, perciò, da qui all’estate, un lungo e aspro braccio di ferro tra fronti opposti.
E infatti non sono mancate le repliche alla critica di Legambiente (“Io vedo escursionisti a piedi molto più maleducati e irrispettosi dei motociclisti, che tengono aperti e puliti i sentieri e soccorrono persone in difficoltà dietro a frane a incendi ecc!”).
Così come, per la cronaca, non sono mancate le posizioni che cercano di trovare un punto di incontro.
Come quella espressa da Davide Rota presidente di CER LOMBARDIA, che tutela gli enduristi partendo dal senso di responsabilità.
“Qualsiasi mezzo motorizzato che transita su una pista ciclabile con una destinazione d’uso chiara e univoca, in fase di realizzazione o no, è altamente irrispettoso e a mio parere va condannato perche incivile – scrive Rota -. Azioni come queste, disturbano gli altri e mettono in cattiva luce la nostra categoria. Chiedo ai responsabili di ammettere l’errore e mostrarsi civili e maturi e a chiunque in moto quad o jeep di evitare quel percorso non autorizzato. Percorrerlo è sbagliato senza se e ma. Spero arrivi a tutti il messaggio.”
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