PONTE NIZZA 17/02/2021: Frutta delle Valli. Il Consorzio punta al rilancio. Il presidente: “Malattie e avversità atmosferiche rendono la produzione una vera e propria sfida”
PONTE NIZZA – Nei giorni scorsi si è tenuta l’assemblea dei soci del Consorzio della frutta Valle Staffora. L’occasione è stata un utile momento per discutere del rilancio e del futuro del Consorzio.
Questa realtà infatti raccoglie oltre 30 produttori distribuiti nel territorio della Comunità montana e valli limitrofe e negli ultimi decenni ha anch’essa subito il peso dello spopolamento e dell’abbandono da parte dei giovani del nostro territorio verso altre opportunità lavorative che non fossero l’agricoltura.
Negli ultimi anni invece questo trend si è rallentato e anzi, sta vedendo l’adesione di nuove realtà, composte da giovani imprenditori agricoli che stanno investendo in questo settore.
Il territorio della Comunità montana dell’Oltrepò pavese, soprattutto nella parte più collinare è da sempre vocata alla frutticoltura e ora questa produzione rappresenta circa 30 aziende con le relative famiglie e alcuni operatori che stoccano nelle celle del consorzio circa 5000 q di frutta all’anno. Prodotti di stagione e di eccellenza, basti pensare a Bagnaria città della ciliegia o all’attività di valorizzazione intrapresa per la pomella genovese.
Attualmente il Consorzio è ospitato nella centrale della frutta di Ponte Nizza, di proprietà della Comunità montana, luogo dove molti agricoltori fanno confluire nelle celle frigorifere il loro raccolto. Il Consorzio è diretto un Consiglio direttivo eletto dai soci ora rappresentato dal presidente Fabrizio Lanzarotti, dal vicepresidente Simone Rolandi, dal segretario e tesoriere Aldo Agosti e da altri quattro soci: Brignoli Angelo, Lucchelli Francesco, Bisio Francesco e Rosina Luciano.
Durante l’assemblea si è quindi discusso degli investimenti necessari per proseguire nell’attività del consorzio stesso, dalla più urgente e necessaria manutenzione delle celle ad attività meno urgenti, ma ugualmente necessarie come la valorizzazione e il rilancio dell’immagine del Consorzio stesso.
“Essere agricoltore in questa epoca non è facile – dichiara Lanzarotti – infatti seppur il nostro territorio sia particolarmente vocato alla frutticultura, sia per ragioni climatiche sia pedologiche, troppe avversità si stanno di anno in anno presentando rendendo sempre meno produttivi i nostri frutteti. Si pensi ad esempio all’arrivo della cimice asiatica o della Drosofila suzukii, anch’essa alloctona. Veri flagelli per i raccolti. A questo si sommano le avversità atmosferiche di questi ultimi anni che rendono davvero la volontà e la passione di portare avanti questo lavoro una vera e propria sfida di resilienza e di tenacia”.
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