PAVIA 25/02/2021: Sindacati. La Confederazione Unitaria di Base contro l’”assalto” al Recovery Fund
PAVIA – In occasione delle manifestazioni di protesta della Confederazione Unitaria di Base nei confronti del Governo Draghi e dell’”assalto” al Recovery Fund, la CUB di Pavia ha organizzato un presidio in programma oggi, 25 Febbraio 2021, davanti alla Prefettura dalle 10.30 alle 12.30.
Scrive il sindacato. “Il governo di Mario Draghi, grand commis della finanza mondiale e nuovo salvatore della patria, si è appena insediato svelando i nomi dei ministri che, stando alle promesse, dovevano rappresentare quanto di meglio l’Italia possa esprimere oggi. Il risultato è davvero sconfortante: la presunta aristocrazia del pensiero e delle capacità è rappresentata da conferme deludenti e novità sconcertanti. Tutti insieme formano una compagine raccogliticcia, costruita con più attenzione agli equilibri politici che alle doti individuali. Deprimente il ritorno di alcuni personaggi quali Brunetta e Gelmini, famigerati per i danni irreparabili prodotti come ministri delle Pubblica amministrazione e dell’Istruzione.”
Prosegue il sindacato.
“Tra le pochissime novità i nomi di Cartabia e Messa, considerate vicine ai catto-liberisti di “Comunione e Liberazione”; quelli di Colao, e Cingolani, dirigenti di aziende che operano rispettivamente nel settore delle telecomunicazioni e della produzione di armi; quello di Bianchi, ex assessore all’istruzione della regione Emilia Romagna, promotore della richiesta di autonomia regionale differenziata avanzata dalla sua Giunta regionale. Più che un progetto di cambiamento affidato a mani esperte emerge con chiarezza quale sia il vero scopo di questo governo: garantire la spartizione dei cospicui fondi disponibili per la ripresa, secondo i dettami delle élites politiche ed economiche e delle tecnocrazie europee. Perciò consideriamo pessimo l’esperimento di governo Draghi. Le sue scelte da un lato ci fanno temere il peggio per le classi popolari, che saranno chiamate a pagare il conto della crisi, dall’altro ci impongono di fare tutto il possibile per prevenire questo esito.”
Infine le proposte: “Un nuovo modello di sviluppo – Un forte welfare pubblico a partire dagli investimenti nella Sanità – Aumento dei salari e difesa dei diritti del lavoro – Continuità del reddito in forma universale e dignitosa – Rilancio della programmazione economica per contrastare il declino industriale – Partecipazione e controllo dei lavoratori a tutti i livelli.”
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