VOGHERA 31/01/2021: Piazza Castello. L’Italia del Rispetto: Troppo degrado. Serve più educazione da parte di tutti. E serve una riqualificazione
VOGHERA – Il Movimento Civico L’Italia del Rispetto rompe gli indugi e si interessa del degrado che da qualche anno ha attanagliato piazza Castello a Voghera e i suoi giardini.
“Come presidente del Movimento intendo lavorare affinchè la piazza venga riqualificata. Si tratta infatti di una delle zone più belle e centrali della città, la cui vista ora crea imbarazzo, dalle aiuole rovinate, ai prati usati come gabinetto per i cani portati a passeggio, all’erba del terrapieno rovinata, all’utilizzo poco consono da parte della cittadinanza.”
Il concetto che il Movimento vuole veicolare è quello del rispetto per la cosa pubblica: che deve quindi essere considerata da ognuno come bene da tutelare, non da sfruttare come se fosse propria.
“Quando entriamo in casa nostra vogliamo vedere tutto pulito e in ordine – spiega Aquilini – allo stesso modo quando entriamo nella nostra città dovremmo volerla altrettanto pulita e in ordine: invece quando guardo quest’area vedo tanto disordine e degrado.”
Per Aquilini, di questo degrado fa parte anche il comportamento quotidiano di chi la piazza la vive.
“Serve un maggior controllo da parte della Polizia Locale su tutta la piazza – precisa Aquilini – : comportamenti poco educati… come l’utilizzo del terrapieno per i giochi dei bambini o la sfruttamento dei prati come luogo dove far fare i bisogni ai cani.. non possono essere tollerati.”
Anche per tale motivo il Movimento vuole mobilitarsi.
“Dato che nessuno, nonostante le evidenze del degrado, sembra muoversi: né l’Amministrazione, né l’opposizione in consiglio comunale – precisa Fabio Aquilini -, inizieremo noi, al più presto, non appena il covid 19 ce lo permetterà, a fare qualcosa di concreto… organizzando anche raccolte di firme per raggiungere una qualche forma di ‘riqualificazione’ dell’area attorno al Castello di Voghera. Una petizione – conclude – che poi invieremo al Sindaco Garlaschelli.”
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