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VOGHERA – Si pensava che il clima pesante vissuto durante le elezioni si fermasse alla campagna elettorale. Invece non sembra essere così: perchè i toni sono rimasti costantemente alti e scomposti anche dopo.

E come accade in ogni situazione alterata, il rischio è che si verifichino episodi, eccessi, che non lasciando presagire nulla di buono.

E’ quanto accaduto nottetempo in pieno centro città, dove una mano vandala e violenta ha vergato contro la sindaca insulti che, in altri tempi, si sarebbe detto “irripetibili”.

Il fatto è accaduto nella Galleria del Duomo, dove, sulla vetrina della sede della Lega – al cui interno alloggia un manifesto elettorale raffigurante la prima cittadina Paola Garlaschelli e i simboli dei partiti di centrodestra che l’hanno appoggiata – sono comparsi: la scritta ritratta nella foto e simboli con chiaro sfondo sessuale.

Un attacco che, per le caratteristiche e la volgarità, sembra voler colpire non solo la commercialista vogherese in qualità di politico vicino alla Lega a capo della città ma il personaggio pubblico in quanto “donna”. Cosa che lo rende ancora più grave.

Il fatto è stato denunciato per primo dal segretario della Lega. “Ci risiamo (vedi link sotto) – scrive l’onorevole Elena Lucchini -, balordi imbrattano le vetrine della Lega di Voghera con scritte indegne ed offensive contro il nostro Sindaco.” Aggiungendo poi: “Mentre questi individui provano ormai da mesi a provocare ed intimidire, noi non molliamo e continuiamo a lavorare giorno dopo giorno a testa alta per la nostra città.”

Anche il sindaco, sollecitato dalla nostra testata, commenta l’accaduto. “Purtroppo ci sono persone che si permettono di scrivere o dire qualunque cosa che, guardandomi negli occhi, non avrebbero il coraggio di dire – dice Garlaschelli -. Sono dei pavidi, delle persone forse incattivite dalla vita e dalla situazione. Rincorrerli tutti è impossibile. Nei loro confronti la miglior risposta è il lavoro, che abbiamo fatto e che stiamo facendo con serietà. Credo comunque – aggiunge Garlaschelli – che i miei cittadini siano in grado, nel caso dovessero incappare in queste scritte o in certi commenti che si leggono sui social, di capire, di valutare e di trarre le corrette considerazioni. Confido nei miei cittadini – conclude Paola Garlaschelli – che peraltro hanno già dimostrato di darmi fiducia… una fiducia che io ricambio.”

Quanto accaduto in Galleria Duomoda ta la potenziale pericolosità, è stato comunque denunciato alla polizia, che ora indaga per risalire al responsabile.

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