VOGHERA 23/10/2020: La nuova Giunta al lavoro. L’assessorato alla Sicurezza riesuma il Daspo e allontana da piazza Duomo chi bivacca e chiede l’elemosina
VOGHERA – Parte in quarta l’amministrazione comunale guidata da Paola Garlaschelli. Il primo provvedimento arriva sul tema della sicurezza e del decoro urbano, e giunge a 24 ore dell’ufficializzazione della Giunta (e a 48 ore della firma delle deleghe).
“Oggi siamo partiti con i primi Daspo Urbani – spiega il neo assessore alla sicurezza e alla polizia locale Massimo Adriatici -. I provvedimenti sono stati presi nei confronti di persone (due donne ndr) che erano dedite all’accattonaggio sotto i portici di piazza Duomo.”
Il Daspo è quella misura introdotta dal decreto Minniti e poi ampliata dai decreti Salvini, che, per un certo lasso di tempo, vieta al soggetto colpito di proseguire nella condotta vietata (ad esempio l’accattonaggio o il bivacco) in un determinato luogo della città.
“Abbiamo dato un ordine di allontanamento a queste persone della durata di 48 ore, oltre aver applicato loro una sanzione pecuniaria – prosegue l’assessore -. Nel caso in cui dovessero reiterare questa condotta, in futuro, potrebbero essere destinatarie di provvedimenti più afflittivi, come l’ordine di allontanamento del Questore, che può disporre il divieto di far ritorno in un luogo per un periodo lungo fino a 12 mesi.”
Un provvedimento quello della nuova Giunta che punta anche esplicitamente a mettere in pratica il programma elettorale.
“La nostra finalità immediata, che va anche nella direzione dell’impegno preso con gli elettori, è di far ritornare il centro storico godibile e pienamente fruibile dai suoi abitanti – precisa Adriatici -. Peraltro una mera applicazione della legge, determinata dal fatto che, purtroppo, quando siamo entrati in carica, sotto questo aspetto, abbiamo trovato una città in una situazione drammatica. Situazione che ora stiamo cercando di risolvere il prima possibile, anche con il Daspo: strumento che in passato è stato usato poche volte a che noi abbiamo riesumato in quanto consente un intervento immediato con un riscontro istantaneo: poiché la persona viene allontanata dal luogo in cui si trova e viene ammonita.”
Il provvedimento adottato dall’assessorato è stato eseguito dalla Polizia locale, che ha convocato gli interessati spiegando loro le misure prese (“cercando anche di comprendere le eventuali difficoltà”, precisa l’assessore).
“Il nostro intervento non deve essere soltanto repressivo – conclude Massimo Adriatici -. Se una persona è in difficoltà certamente il Comune cercherà di aiutarla con i previsti interventi di carattere sociale. Ma il Comune non può tollerare, poiché è in difficoltà, che qualcuno violi le leggi.”
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