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PAVIA VOGHERA OLTREPO – Italia Viva raddoppia. “Nel suo primo anno di vita – scrive il partito di Renzi -, ha registrato in provincia di Pavia un consenso che ha portato alla creazione continua di molti comitati a cui possono aderire, giova ricordarlo, non solo gli iscritti, ma tutti coloro che sono interessati alla trasformazione della nostra società in senso riformista, per renderla più aperta, più attenta ai bisogni e più coesa.”
La struttura di Italia Viva si dichiara “aperta e inclusiva”.

“Ci si iscrive direttamente on line e si può scegliere di aderire al comitato che si preferisce, senza alcun limite dettato ad esempio dalla residenza. Quasi anticipando la maggiore strutturazione che sarà decisa a livello nazionale nella prossima Assemblea Nazionale di novembre, Italia Viva Pavia ha deciso di riorganizzare i suoi comitati in città.”
La quantità dei temi da affrontare nel periodo della pandemia richiede infatti anche a livello locale più coordinamento: ecco perché i coordinatori dei tre comitati oggi attivi a Pavia – Maurizio Lazzari, Alessandro Confetti e Marco Anselmetti – hanno deciso di fonderli in un nuovo comitato, dando vita a “Pavia città viva”, “una realtà in cui stanno confluendo esperienze sia politiche e di centro sinistra e di centro destra sia del mondo dell’impegno sociale e civile.”

Marco Anselmetti è il presidente del neonato comitato “Pavia città viva” con il compito di sviluppare il dialogo già avviato con i simpatizzanti e di organizzare nuove iniziative, in stretta collaborazione con Maurizio Lazzari, il coordinatore di Italia Viva per il capoluogo, e i coordinatori provinciali Emanuela Marchiafava e Gianpietro Pacinotti.

L’auspicio è che “altri comitati sorgano in maniera spontanea esattamente come i tre che ora sono confluiti in “Pavia città viva”. Così come è accaduto a Voghera dove è stato aperto “Voghera Riformista e Viva”, un comitato animato da giovani e persone di esperienza che attraverso proposte e progetti intende cambiare il modo di fare e vedere la politica, una politica che deve guardare al futuro e non rispondere solamente ai problemi contingenti.”
“Ci auguriamo che la nuova struttura possa interessare sempre più cittadini, e che consenta di moltiplicare il dibattito sulla costruzione di una società nuova, più viva e meno rassegnata, di cui avvertiamo forte il desiderio e il bisogno”, concludono i responsabili di Italia Viva Pavia.