VOGHERA 26/09/2020: Coronavirus e Scuola. Crescono anche in città le classi in quarantena per casi di Covid. Le scuole avviano la didattica a distanza. Il caso della Pascoli
VOGHERA – Mentre le classi scolastiche in quarantena per coronavirus si moltiplicano in provincia – a Voghera, dopo una classe della Pascoli, una seconda classe dell’Istituto Dante è stata chiusa per contagio (si tratta di una classe di 18 ragazzi di prima media del plesso Plana, che potranno rientrare solo il 7 di ottobre prossimo) –il sistema scolastico si organizza.
Alla Pascoli ad esempio, nei giorni scorsi è partita la didattica a distanza per gli alunni in quarantena
Alle 8 in punto tutti gli alunni della classe Terza, confinati a casa dopo il caso di positività al Covid-19 riscontrato nel pomeriggio di venerdì scorso, erano presenti all’appello effettuato in videoconferenza.
I docenti, infatti, dopo il caso, si sono immediatamente attivati per ripristinare le modalità della didattica già ampiamente sperimentate durante i mesi di lock-down.
«Le lezioni in videoconferenza seguiranno esattamente la scansione oraria prevista dalla tabella settimanale, con una pausa a metà mattina per evitare un eccessivo affaticamento visivo – dichiara la Dirigente Scolastica Maria Teresa Lopez -. Per organizzare al meglio le attività abbiamo provvisoriamente trasformato il Laboratorio di Arte in aula “Dad”: da qui i docenti terranno le videoconferenze con il gruppo classe e lavoreranno in collaborazione con gli insegnanti di sostegno, anche per predisporre materiali semplificati da caricare in piattaforma».
La scuola, d’altra parte, era pronta all’eventualità che una o più classi venissero sottoposte al provvedimento della quarantena, soprattutto in questo inizio d’autunno; pertanto il passaggio alla Didattica a Distanza è stato immediato, anche grazie alla fattiva collaborazione dei genitori. Per la scuola, insomma, si è trattata di una prima occasione per sperimentare quelle forme di didattica mista che saranno inevitabili fino al termine dell’emergenza sanitaria.
Unico rammarico, per gli insegnanti e le famiglie, è che i ragazzi abbiano dovuto sospendere la frequenza dopo una sola settimana rinunciando, almeno momentaneamente, al ritrovato piacere delle relazioni in presenza.
«L’atteggiamento degli alunni – afferma la Dirigente – si è dimostrato subito maturo e responsabile, sia nella partecipazione alle lezioni sia nel rispetto delle prescrizioni sanitarie, sia, infine, nella preziosa comunicazione con gli insegnanti. Lo scopo è di non perdere neppure un’ora di lezione e di fare in modo che i ragazzi si sentano accompagnati durante l’intero anno scolastico.
Mentre i docenti commentano: «è molto importante che a scuola si respiri un clima di serenità in cui i ragazzi si sentano responsabilizzati ma al tempo tranquillizzati nella gestione dell’emergenza in atto: dobbiamo tutti abituarci a convivere con il virus ancora in circolazione, un ospite ingombrante che può cambiare le nostre abitudini di vita ma che non ci deve spaventare.»
In tutta la provincia sono 21 le classi (per oltre 400 studenti) chiuse per quarantena dovuta a coronavirus (si trovano nei comuni di Pavia, Voghera, Casei Gerola, Gambolò e Mortara).
Nella foto, la docente di Italiano Chiara Benfante durante una videoconferenza tenuta da scuola.
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