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VOGHERA – Fra i 300 e i 500 mila euro di crediti non più esigibili perchè prescritti.

1.256 clienti del settore gas che hanno disdettato il contratto (contro 172 nuovi clienti). 1.461 clienti del settore elettrico che hanno disdettato il contratto (contro 1.248 che ne hanno firmato uno nuovo con l’azienda).

2.438 errori rinvenuti analizzando la fatturazione fatta a 1.111 clienti.

20 milioni di fatture scadute.

Con questi e altri numeri, in mattinata, l’amministratore delegato di Asm Voghera Spa Delio Todeschini, insieme al Direttore generale Piero Mognaschi, e l’avvocato Anged Caracciolo, vice-presidente di Asm, nel corso di una conferenza stampa, hanno messo in stato di accusa la controllata Asm Vendita e Servizi che, a differenza di quando sarebbe stato spiegato in passato, avrebbe in realtà conti pesantemente in rosso.

L’Ad ha presentato un report dei dati di VeS composto da dati fatti preventivamente certificare da una ditta esterna.

Il rischio ultimo paventato dall’AD e dal DG sarebbe quello di dover riapprovare il bilancio 2019, con la concreta possibilità che questa volta risulti in rosso.

“Lo so che dicendo queste cose – ha detto Todeschini – posso essere accusato di creare un danno, alla società. Ma io è come se fossi un medico: che deve fare la diagnosi più precisa possibile, anche se magari non bella, per trovare dei correttivi e rendere quindi sicuri gli utenti e non lasciarli più nell’incertezza.”

Todeschini ha riferito di essersi accolto che qualcosa non andava dopo aver notato come i flussi di cassa di Voghera Vendita e Servizi fossero da 20 mesi sempre passivi, con una media di 2,5 milioni al mese di passivo. Concludendo che la carenza era nella fatturazione.

Fra le prime cose emersa da questa analisi dei dati è il numero di clienti gas che avevano disdettato il contratto nell’ultimo anno e mezzo: numero pari a 1.256, a fronte di 172 acquisizione di nuovi contratti. Per quanto riguarda invece il mercato elettrico i contratti disdettati sarebbero stati 1.461 mentre quelli nuovi sottoscritti 1.248.

Todeschini ha focalizzato l’attenzione sulle disdette dicendo che, si sarebbe aspettato ci fossero analisi sulle motivazioni e sulle cause, analisi indispensabili per poter poi fare un intervento commerciale sul territorio. Cosa che non è stata fatta, ha detto.

Circa i crediti non riscossi, “Il risultato – ha detto Todeschini – è che al 31 12 del 2020 si prescriveranno con assoluta certezza almeno 320.000 € di crediti (più tutti i consumi che non sono ancora stati fatturati ma che andranno anch’essi in prescrizione). “

“Possiamo perciò ipotizzare, in maniera prudenziale – ha aggiunto Todeschini – che alla fine del 2020 saranno circa 500mila euro i crediti non recuperabili.”

In merito ancora alle fatturazioni e ai crediti non riscossi, Todeschini e Mognaschi hanno parlato anche di un fascicolo (riferito però a molti anni di attività dell’Asm e non solo agli ultimi due) con all’interno 3.748 “posizioni non sollecitabili” e 54 casi di soggetti “mai fatturati”.

Sulle rateizzazioni, la Holding, analizzando i dati, avrebbe rilevato, fra l’altro, la presenza nel sistema numerose fatture con scadenza al 31 12 2019 rateizzate con data superiore al limite del 31 12 2019. Ed anche come le rateizzazioni avverrebbero anche per via telefonica, tramite call center, senza una procedura precsa e uniforme per tutti.”

Nel suo intervento, Piero Mognaschi ha dichiarato che “dai dati emerge una gestione fallimentare di coloro che hanno gestito Asm Vendita e servizi nell’ultimo anno e mezzo di vita”. Specificando che “qualcuno di questa situazione ne dovrà rispondere”, in quanto “si tratta di fondi pubblici. E che quindi “un’azione di responsabilità contro coloro che hanno portato a questa situazione”, è “un atto dovuto.”

Inoltre Mognsaschi ha aggiunto che “non è escluso che sia necessario rifare il bilancio del 2019, in quando non sono stati tenuti in considerazione dei dati che avrebbero certamente portato ad una chiusura in perdita dell’esercizio. Oltre a produrre una semestrale 2020 che sarà in perdita.”

“Noi abbiamo appurato con attenzione la verità dei fatti – adatto l’avvocato Caracciolo -. Per tutto il resto non siamo noi a dover accertare i responsabili. Una cosa è però certa: la situazione è pesante, soprattutto per aver fatto cadere in prescrizione dei crediti. Cosa che fa pensare che non ci siano state le dovute attenzioni minime.”

Todeschini, fra l’altro, ha anche annunciato che “uno dei primi passi sarà un’indagine interna per capire perché fino a oggi si è proceduto, per quanto riguarda le rateizzazioni e le fatturazioni, senza un progetto comune.” e che, sulle perdite, “verranno fatte le segnalazioni del caso agli organi competenti.”

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