CASTEGGIO 28/08/2020: Depuratore: 13 indagati e 2 società per inquinamento. Contestati anche l’abuso d’ufficio e il falso ideologico. Ipotesi di danni erariali per quasi 3 Mil
CASTEGGIO – Guardia di Finanza di Pavia e Gruppo Carabinieri Forestali di Pavia, hanno concluso una complessa indagine che ha portato al deferimento di 13 persone fisiche e 2 imprese, ritenute responsabili, a vario titolo, dell’inquinamento delle acque del Torrente Coppa a Casteggio e della conseguente compromissione del relativo ecosistema ambientale.
Carabinieri forestali e Finanza, spiega una nota dei militari, “avevano già proceduto nell’aprile del 2018 al sequestro preventivo dell’impianto di depurazione del Comune di Casteggio, gestito da Pavia Acque S.C.A.R.L., in ragione del suo malfunzionamento e del superamento dei limiti di inquinamento riscontrati a valle dell’impianto.”
“Le indagini – spiegano i carabinieri – erano partite nel 2016 dalla Stazione di Zavattarello dell’allora Corpo Forestale dello Stato, oggi Stazione Carabinieri Forestale, sulle acque del Torrente Coppa. Indagini che hanno posto l’attenzione dell’Autorità Giudiziaria sull’impianto di depurazione comunale di Casteggio.”
Le indagini, coordinate dal Proc. Agg. della Procura della Repubblica di Pavia Mario Venditti e dal Sost. Proc. Roberto Valli, avrebbero appurato, spiega la Finanza, ”la reiterata immissione, nelle acque del torrente e tramite lo scarico finale dell’impianto, dei reflui industriali provenienti dallo stabilimento di produzione di lieviti e ingredienti per la panificazione e pasticceria della società AB Mauri Italy S.p.a.”
Gli accertamenti, condotti con la collaborazione dell’ARPA, Dipartimento di Pavia, avrebbero consentito di “riscontrare la presenza di elementi inquinati in quantitativi sensibilmente superiori a quelli autorizzati, tali da non poter essere correttamente smaltiti e trattati dal depuratore.”
Per tale ragione, sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria per inquinamento ambientale i vertici di Pavia Acque S.C.A.R.L. e di AB Mauri Italy S.p.a. che avrebbero “omesso di adottare le necessarie e idonee misure di sicurezza finalizzate ad impedire l’inquinamento ambientale.”
Analoghe responsabilità, anche in termini di abuso d’ufficio, sono state configurate nei confronti di alcuni funzionari della Provincia di Pavia e dell’Ufficio d’Ambito Territoriale Ottimale (A.T.O.), i quali avrebbero “illegittimamente consentito alla ditta di immettere in fognatura reflui non conformi alla normativa vigente.”
Quanto al depuratore del Comune di Casteggio, spiegano i carabinieri, “era già stato oggetto di sequestro preventivo in data 11/04/2018, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pavia, per ipotesi di reato di inquinamento ambientale, a seguito di primi accertamenti che la Stazione di Zavattarello.”
Le Fiamme gialle vogheresi hanno altresì segnalato le due società “che avrebbero causato o non avrebbero impedito, per diversi anni, l’inquinamento del Torrente Coppa, per l’applicazione di consistenti sanzioni pecuniarie.”
“Inoltre – aggiunge la Finanza -, tenuto conto che il depuratore di Casteggio non ha mai saputo garantire la sua piena funzionalità nonostante sia stato oggetto di lavori di potenziamento impiantistico fino al 2014, la Compagnia di Voghera ha notiziato la Procura Regionale presso la Corte dei Conti di Milano per il danno erariale rilevato di € 2.893.495, pari al costo degli interventi di ampliamento sostenuti e rivelatisi inadeguati.”
Commenti