VOGHERA STRADELLA 29/06/2020: Presso l’Asst di Pavia una rete sanitaria dedicata ai circensi. Tutto grazie al “dottor Circo” Giansisto Garavelli
VOGHERA STRADELLA – Forse non tutti ancora lo sanno ma presso l’ASST di Pavia, è stata creata una rete sanitaria dedicata ad acrobati, giocolieri, funamboli e clown del circo.
L’iniziativa si è concretizzata tramite Giansisto Garavelli dell’ASST di Pavia, che ha stipulato un accordo con l’Ente Nazionale Circhi: grazie al quale gli ospedali e le strutture sanitarie pavesi sono diventate centro di riferimento per progetti di cura che riguarderanno tutto il personale circense.
Protagonista dell’accordo, come detto, è Giansisto Garavelli. Garavelli è medico del Dipartimento di Salute Mentale dell’Asst di Pavia, Serd di Voghera–Oltrepo, dove si occupa di dipendenze patologiche (droga e alcolismo).
Mentre di giorno veste il camice bianco, la sera il dottor Garavelli diventa per tante persone il “Dottor Circo”, un professionista della salute che opera del tutto gratuitamente a favore di coloro che lavorano nel mondo circense.
Questo suo legame tra due mondi così diversi tra loro ha favorito la creazione dunque di un ponte tra l’ASST di Pavia e l’Ente Nazionale Circhi.
“La passione per il circo è nata da bambino e con il tempo si è legata alla mia professione di medico”, racconta il dottore, nato a Castelnuovo Scrivia, in provincia di Alessandria, laureato a Pavia in medicina e specializzato in malattie infettive.
“Il mio lavoro quotidiano si svolge al Serd ed è strettamente legato alla cura di patologie correlate all’abuso di alcol e sostanze stupefacenti; negli anni ho notato che ci sono alcuni elementi della mia professione in comune con l’affascinante ambiente del circo. Mi riferisco in particolare al concetto della rete: oggi, per affrontare la cura delle dipendenze è necessario disporre di una rete di soggetti con professionalità mediche differenti che trattino il paziente da diversi punti di vista, ovvero psicologi, psichiatri e specialisti che si occupano di epatopatie, neuropatie, cardiopatie. In generale è fondamentale poter contare su una rete ospedaliera e su professionisti che possano, anche tramite ricoveri, curare coloro che dipendono patologicamente da una o più sostanze.”
“Ecco – aggiunge Garavelli -, la rete è qualcosa che torna: penso alla rete che salva gli acrobati in un circo e nel contempo mi riferisco a quella sanitaria che, con l’appoggio fondamentale della Asst di Pavia, siamo riusciti a tessere per essere di aiuto al mondo circense”.
La direzione della ASST di Pavia, con il direttore generale Dr Michele Brait ha creato una convenzione sanitaria con l’Ente Nazionale Circhi del presidente Antonio Buccioni, per la quale ogni circense seguendo gli iter dovuti (prenotazione presso il CUP e pagamento del Tichet sanitario) può trovare un punto di riferimento ed un porto sanitario sicuro. Il piano sanitario prende campo nel tempo e allo stato attuale sono circa un centinaio i circensi che si sono rivolti tramite il dottor Garavelli per una visita, una cura o un semplice consiglio alle strutture della ASST di Pavia in particolar modo al reparto di Medicina di Stradella, dove viene garantito, se necessario, anche un posto letto. Tra i circensi curati “Moira Orfei” e “Nando Orfei”
“Sono nato a Castelnuovo Scrivia, in provincia di Alessandria, patria della Canobbio Textile Engineering, noto produttore di tensostrutture per circhi. Da bambino vedevo la ‘stesura’ dei teli in piazza ed erano interamente eseguiti a mano. Forse il circo ha iniziato da quei momenti ad affascinarmi e a spingermi poi verso questo aspetto particolare della mia professione medica anche perché, facendo un lavoro itinerante, un artista del circo non può contare sul suo medico di base. Da amante del circo e professionista della salute mi sono reso disponibile e in questo modo ho trovato davvero una grande famiglia”
Il “Dottor Circo” spiega come si svolge questa sua seconda attività. “I pazienti che visito e che necessitano di cure vengono indirizzati all’ospedale di Stradella, nel reparto di Medicina diretto dal dott. Giovanni Ferrari, ma ci i appoggiamo anche agli ospedali di Voghera e di Pavia e in questo modo facciamo rete”.
Commenti