VOGHERA 02/06/2020: Nella Festa della Repubblica il grazie del Comune ai sanitari dell’ospedale. A loro una targa anche dai vigili del fuoco
VOGHERA – Un’inedita festa della Repubblica, nei contenuti e nella location, quella che si è svolta oggi nella città di Voghera. La cerimonia del 2 Giugno si è tenuta all’interno dell’ospedale ed eccezionalmente è stata dedicata a tutti i sanitari e a tutti i dipendenti del nosocomio iriense, che, come ha detto il sindaco nel suo discorso, è stato il “perno” di quanto accaduto in questi terribili mesi.
Nel piazzale di fronte al Cup si sono radunate le autorità cittadine – dal primo cittadino Carlo Barbieri, al presidente del consiglio comunale Nicola Affronti che ha organizzato la celebrazione, agli assessori –, il direttore generale dell’Asst Michele Brait, i rappresentanti dei sanitari dell’ospedale (presenti Maurizio Raimondi e Massimo Sciarretta), i delegati di tutti gli enti e le associazioni che hanno operato nell’emergenza (croce rossa, protezione civile, associazione amici del 118 ecc), e le autorità “militari” (vigili del fuoco, polizia, carabinieri, stradale, finanza, polizia penitenziara e polizia locale).
Dopo l’Inno nazionale, i discorsi delle autorità.
“Oggi è importante ricordare quelle che ci è capitato. E’ stato momento molto doloroso. Molto difficile per tutti noi, per gli operatori sanitari, per i rappresentanti delle forze dell’ordine – ha detto Michele Brait -. Ciascuno di noi ha pagato qualche prezzo per il servizio reso. Oggi le cose stanno andando un po’ meglio e siamo tutti più felici ma le ferite che ciascuno di noi ha dentro di sé rimangono. Quello che di buono ci ha lasciato questa brutta esperienza – ha aggiunto di direttore dell’Asst – , sicuramente è un grande senso di squadra e un sistema di valori migliorato. Aspetti positivi che voglio rimangano dentro di noi: per questo voglio esprimere tutto il mio orgoglio per le persone che hanno lavorato all’interno dell’ospedale.”
Quanto all’organizzazione e alla struttura in sé dell’ospedale, Brait ha ringraziato ancora il personale, “perchè è una struttura questa che non aveva, e non ha, un reparto di malattie infettive. Eppure come azienda siamo arrivati ad avere oltre 300 posti letto di infettivi. È stato un grandissimo sforzo – ha detto in conclusione il direttore -. È stata un’esperienza tragica della quale però siamo usciti più forti e più maturi di prima.”
“Ci troviamo qua perché l’ospedale di Voghera è un po’ il perno di questi 3 mesi terribili – ha detto poco dopo il sindaco Carlo Barbieri -. Ci troviamo qui per ringraziare tutti gli operatori, la direzione sanitaria e con loro le forze dell’ordine e tutti coloro che ci sono stati vicini e che ci hanno aiutato a salvaguardare la vita dei nostri concittadini.”
“Ciò che abbiamo vissuto – ha detto ancora Barbieri -, credo che lascerà in noi delle tracce profonde, che tutti insieme dovremo affrontare nel futuro, sperando d’aver definitivamente vinto la battaglia sanitaria. Così come or dovremo affrontare l’emergenza economica che ci sta attanagliando.”
Dopo i discorsi ufficiali, la consegna di un attestato, nonchè del Tricolore e di una bandiera della Città, ai sanitari e al direttore Brait da parte del sindaco e del presidente del Consiglio (“A chi mi diceva che non si poteva dedicare a qualcuno la festa della Repubblica, ho risposto che nessuno come i sanitari dell’ospedale di Voghera avevano incarnato, e dato corso, con sacrificio e abnegazione, al dettato della Costituzione, che prevede la tutela della salute”, ha dichiarato Nicola Affronti).
Prima della conclusione, una cerimonia nella cerimonia. I vigili del fuoco hanno anche loro voluto donare ai sanitari un attestato per quanto fatto contro il Coronavirus. A consegnare l’onorificenza il capo distaccamento Mariano Oliviero.
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