PAVIA VOGHERA 25/06/2020: Coronavirus. I dati regionali del 25 Giugno. 22 i decessi. Sulla scuola il presidente Fontana vuole l’autonomia
PAVIA VOGHERA – La Regione Lombardia ha emanato i dati del contagio da coronavirus aggiornati a giovedì 25 giugno.
Ecco i valori
i tamponi effettuati: 9.832 totale complessivo: 990.652
– attualmente positivi: 11.992 (-235)
– totale complessivo dei positivi riscontrati in Lombardia dall’inizio della pandemia a oggi: 93.431
– i nuovi casi positivi: 170 (di cui 53 a seguito di test sierologici effettuati a Bergamo e 84 ‘debolmente positivi’) (1.7% rapporto con i tamponi giornalieri)
– i guariti/dimessi: 383 totale complessivo: 64.831
– in terapia intensiva: 48 (0)
– i ricoverati non in terapia intensiva: 622 (-70)
– i decessi: 22 totale complessivo: 16.608
La regione ha emanato anche i dati dei casi per provincia con la differenza rispetto al giorno precedente.
Milano 24.267 (+28)
Bergamo 14.271 (+79)
Brescia 15.543 (+24)
Como 4.078 (+8)
Cremona 6.596 (+6)
Lecco 2.821 (+1)
Lodi 3.566 (+1)
Mantova 3.463 (+6)
Monza e Brianza 5.745 (+4)
Pavia 5.554 (+5)
Sondrio 1.575 (+6)
Varese 3.878 (+1).
In merito al ritorno a scuola dopo il lockdown, il presidente della regione Fontana ha respinto il piano del ministro Azzolina ed ha rilanciato chiedendo l’autonomia.
“Sulla scuola il Governo mi lascia perplesso, non prende decisioni, non si assume le responsabilità costituzionali del compito, si limita nell’incertezza ad un confronto con le Regioni”. Lo scrive il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, sulla sua pagina Facebook.
“Ieri sera – spiega Fontana – ho avuto l’ennesimo incontro in videoconferenza con il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina e, oggi pomeriggio, ne avremo un altro per fare il punto sulle proposte avanzate dalle Regioni. Le linee guida presentate dal ministro qualche giorno fa non erano ricevibili e quindi, insieme agli altri governatori, abbiamo dato le nostre controproposte sperando che si concretizzi a livello centrale una linea programmatica risolutoria”.
“Non possiamo continuare a lasciare le famiglie, gli insegnanti e gli studenti nell’incertezza scolastica del domani – conclude Fontana – perchè i danni al Paese sono irreparabili.
L’autonomia, anche nel settore della scuola, è la soluzione”.
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