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VOGHERA – Giorni di pedinamenti per le vie della città e di appostamenti in mezzo all’erba per non farsi scoprire. Così la polizia di Voghera è giunta ad arrestare, all’interno di un casolare circondato dalla campagna alla periferia nord della città, uno spacciatore di droga pesante.

L’operazione conclusiva si è svolta ieri pomeriggio, 26 maggio 2020, lungo Strada Granella, dove il personale della Polizia di Stato iriense, della sezione Anticrimine e delle Volanti, ha compiuto il blitz finale.
Tutta l’operazione era nata una decina di giorni prima, quando dalle attività investigative e informative svolte in città, era emerso che alcuni cittadini extracomunitari avevano occupato un casolare abbandonato posizionato all’interno di una vasto terreno incolto lungo Strada Granella: il luogo ideale per agire indisturbati nella fase “pre vendita”: quella del confezionamento dello stupefacente.

Giunti sul luogo, gli agenti per alcuni giorni hanno effettuato appostamenti ad una certa distanza, utilizzando come solo nascondiglio, l’erba alta, alcuni cespugli e pochi alberi.

Alla fine dell’osservazione il blitz, nel momento in cui nell’abitazione ci sono due uomini.

Durante l’irruzione i due spacciatori sono usciti dalle finestre dandosi alla fuga nei campi. Uno dei due però è stato raggiunto e tratto in arresto. Nella immediata perquisizione, la polizia ha trovato, addosso al fermato, oltre 1.000 euro in contanti e il telefono cellulare utilizzato per organizzare la vendita dello stupefacente.

Mentre all’interno del casolare è stato rinvenuto lo stupefacente, cocaina (in parte già divisa in dosi: 66 palline termosaldare), in parte ancora da dividere. Nel rudere, fra calcinacci e immondizia, anche tutto l’occorrente per il confezionamento della droga, che veniva lavorata e termosaldata su un vecchio asse da stiro in metallo… lì accanto anche un fornellino acceso per scaldare la pellicola di cellophane attorno alla droga.

In totale la polizia ha sequestrato 34,60 grammi di cocaina, per un valore sul mercato di oltre 2mila euro.  

Al termine dell’attività d’indagine, l’arrestato – K.I., marocchino con cittadinanza italiana di anni 29, disoccupato, con precedenti di polizia specifici – è stato tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale.

Messo a disposizione dell’Autorità giudiziaria, al termine dell’udienza di convalida dell’arresto, il magrebino ha patteggiato una pena (sospesa) di anni 1 mesi 2.