PAVIA 02/05/2020: Arresti cardiaci extraospedalieri aumentati durante il Coronavirus. L’allarme di Università di Pavia San Matteo ed Areu
PAVIA – Uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale New England Journal of Medicine e promosso dalla Divisione di Cardiologia della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo in collaborazione con l’Università di Pavia e AREU (Azienda Regionale Emergenza Urgenza Lombardia), ha analizzato i dati del Registro degli Arresti Cardiaci della Regione Lombardia (LombardiaCARe), attivo dal 2015 e che ha il suo Centro di Coordinamento all’interno della Cardiologia del San Matteo.
La ricerca, che ha come primo firmatario Enrico Baldi cardiologo presso il Policlinico San Matteo e ricercatore dell’Università di Pavia, ha dimostrato come il numero degli arresti cardiaci extraospedalieri avvenuti tra il 21 febbraio e il 31 marzo 2020 nelle province di Pavia, Lodi, Cremona e Mantova, sia stato del 58% superiore rispetto allo stesso periodo del 2019 (362 versus 229).
Ancora più drammatico il dato relativo alle zone più colpite dalla pandemia, ovvero Lodi (+187%) e Cremona (+143%).
Inoltre, 103 dei pazienti che hanno subito un arresto nel 2020 (che rappresentano il 77% della differenza dei due anni) avevano dei sintomi sospetti per COVID-19 o una diagnosi di COVID-19 già eseguita.
“Questi dati, primi al mondo su questo aspetto, hanno permesso di evidenziare come il COVID-19 abbia avuto un forte impatto sull’incidenza degli arresti cardiaci che sono avvenuti fuori dall’ospedale.”, spiegano i ricercatori.
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