MORTARA 11/05/2020: Furto collettivo di elettricità. Carabinieri arrestano 6 persone
MORTARA – Ieri, 10 maggio 2020, i carabinieri della Stazione di Mortara, nel corso di una perquisizione domiciliare delegata dall’Autorità Giudiziaria in un complesso di più appartamenti di Mortara in uso per la maggior parte a nuclei famigliari imparentati tra loro, hanno tratto in arresto 6 persone per furto continuato e aggravato di energia elettrica. Si tratta di:
- A.A., cinquantenne incensurato nato in Marocco, autista;
- D.D.F., quarantunenne con precedenti di polizia nato in Romania, autista;
- D.D.D., ventiduenne con precedenti di polizia nato in Romania, disoccupato;
- D.D.A., diciottenne nata in Romania, casalinga;
- C.C., quarantaseienne con precedenti di polizia nata in Romania, disoccupata;
- D.D.N., trentacinquenne con precedenti di polizia nata in Romania, casalinga.
I militar hanno infatti accertato che le sei famiglie residenti nel complesso attenzionato, avevano allacciato illecitamente l’impianto elettrico dei propri appartamenti direttamente alla rete pubblica “Enel Distribuzione S.p.a.”, da almeno 2 anni, per un danno presunto di almeno undicimila euro, il tutto riscontrato unitamente ai dipendenti dell’ENEL, chiamati e intervenuti sul posto per gli accertamenti del caso.
Le manomissioni sono state facilmente individuate poiché alcune erano visibili a causa del groviglio di cavi esposti collegati ad un salvavita (e abbassando la leva del contatore, la fornitura di energia elettrica non si interrompeva); altre avevano il contatore che, di fatto, non misurava la fornitura della stessa (in quanto il misuratore era stato manomesso così come la vite antifrode, ed erano stati collegati i cavi dell’impianto privato direttamente alla presa di alimentazione della rete elettrica di distribuzione”, altri ancora invece presentavano un allacciamento fraudolento sulla presa pubblica mediante rottura del contatore che ancora si trovava a terra ai piedi della stessa presa, completamente divelto dalla propria sede con i cavi dell’impianto privato allacciati direttamente sul cavo di alimentazione pubblica.
In un caso, al momento dell’ispezione, i militari si sono accorti della manomissione anche se, al loro arrivo, uno degli arrestati aveva cercato di eliminare le prove. In questo i carabiniere hanno appurato il consumo illegale dal frigorifero, che risultava spento per mancanza di corrente ma aveva il ghiaccio nella cella del freezer.
Le perquisizioni sono state delegate nell’ambito di un procedimento penale instaurato a seguito di una denuncia per furto e ricettazione sporta in altra Procura.
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