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VOGHERA – Per il secondo giorno consecutivo l’assessore al Welfeare della regione Lombardia, Giulio Gallera sei è sentito in dovere di iniziare la conferenza stampa quotidiana sulla emergenza Coronavirus parlando degli attacchi ricevuti, nonostante gli oltre 4000 morti, negli ultimi giorni sui media circa la gestione dell’epidemia.
Gallera ha respinto le accuse spiegando che qualche errore potrà anche essere stato fatto ma che l’intero sforzo dell’amministrazione regionale è rivolto al superamento del momento di emergenza assoluta.
L’assessore Gallera ha anche risposto alle accuse di chi imputa alla regione l’errore di essersi occupati troppo degli ospedali e poco dell’assistenza territoriale, quella fatta casa per casa.
“Ci siamo occupati tanto di ospedali perché la gente arrivava in massa nei nostri pronti soccorso e noi avevamo il dovere di trovare una risposta a questi afflusso fatto di tantissime persone in pericolo di vita.”
Quindi l’assessore ha illustrato quanto fatto finora, annunciando anche che l’assistenza territoriale verrà certamente incrementata, cercando anche di mettere la gente il più possibile in isolamento, a casa anche quando ha pochi sintomi (un isolamento che dovrà essere fatto a casa ma anche all’interno della propri abitazione per preservare i familiari).
Circa i dati dell’epidemia, l’assessore Gallera ha spiegato che i positivi (quelli accertati con tampone) sono 30.703, con un + 1942 casi rispetto al giorno precedente. I ricoverati sono 9711, pari a +445 rispetto ieri. I ricoverati in terapia intensiva invece sono 1194. Mente i dimessi sono 6657, con un + 600 rispetto ieri. I dicessi invece sono ancora tantissimi: 4178, con ben +402 rispetto a ieri.
Per quanto riguarda la Provincia di Pavia, i positivi sono 1499, con +55 casi rispetto a ieri (un terzo in meno peró di quelli del giorno precedente).
Prosegue poi, ha spiegato Gallera, la strategia per mantenere sotto controllo la pressione degli arrivi negli ospedali della Lombardia. Per tale motivo continuano i trasferimenti negli altri ospedali. Nella giornata di ieri sono stati 40, alcuni dei quali anche negli ospedali della provincia di Pavia, come alla clinica Maugeri. Critica resta poi la situazione nelle terapie intensive, che comunque fanno registrare un costante aumento in termini di posti letto: posti che sono arrivati a circa 1500, dai 724 che erano all’inizio della crisi. Per quanto riguarda l’assistenza territoriale, la Regione sta puntando sempre di più al monitoraggio nelle proprie abitazioni delle persone con sintomi o che sono uscite dal programma sanitario e devono trascorrere la convalescenza.
In questa direzione sono stati attivati dei monitoraggi da parte di équipe di medici presso le abitazioni. Come sta accadendo a Pavia, dove è stato implementato un portale in cui medici e pazienti dialogano fra loro. Presto poi, nelle abitazioni dei pazienti, verranno inviati dei kit per il monitoraggio dei parametri principali di salute, da comunicare successivamente ai medici.
Per questo il San Matteo ha già ricevuto 400 saturimetri, che a breve verranno distribuiti ai pazienti a casa insieme ad altri strumenti quali termometri e misuratori di pressione.