VOGHERA 17/02/2020: Sul palazzo dell’ex Anagrafe mancava la Bandiera. L’odissea burocratica lunga 9 mesi di un Comitato cittadino per fare tornare il Tricolore
VOGHERA – Un piccolo grande “particolare”, che ai giorni nostri significa ancora qualcosa soltanto per coloro che credono davvero in certi valori, e soprattutto in certi simboli: come la Bandiera nazionale. Da pochi giorni sul pennone del palazzo dell’ex palazzo dell’Anagrafe, in via Emilia, oggi sede del Giudice di pace, il Tricolore è tornato a sventolare. Ma per diverso tempo non è stato così. Per più di un anno il vessillo nazionale, nel disinteresse generale, è stato assente.
Il ritorno lo si deve soltanto alla battaglia civica fatta a colpi di carte bollate dal Comitato Spontaneo di Medassino (CSM), un’associazione sempre attiva quando si tratta di risolvere i problemi della frazione (dagli attraversamenti pedonali, alla sicurezza, alla questione dei rifiuti) o, come in questo caso, questioni generali ‘di principio’.
Arrivare al risultato per il CSM però non è stato facile.
“Tutto è partito l’anno scorso dal nostro socio Bruno Fulgosi – spiegano all’associazione che annovera fra i suoi membri Silvano Demartini e Luca Uttini -. Il quale, notando che la bandiera all’ex Anagrafe non c’era più, ci ha chiesto se si poteva fare qualcosa.”
Da lì è cominciata una trafila burocratica incredibilmente lunga e difficile, che ha portato il Comitato sino al Presidente della Repubblica.
“La prima lettera raccomandata è del 17 maggio 2019 l’abbiamo inviata al Comune ma non è arriva alcuna risposta – racconta l’associazione -. La seconda è del 3 giugno 2019 ed è stata rivolta alla Presidenza della Repubblica. Ma anche qui nessuna risposta. Per questo decidiamo di inviare al Presidente della Repubblica una seconda richiesta.”
A quel punto qualcosa si muove. L’Ufficio affari Interni, risponde e dice: ‘mandate all’Ufficio di Gabinetto della Prefettura di Pavia una comunicazione in cui chiedete di far mettere la bandiera’.
Ma è solo un fuoco di paglia, perchè tutto si blocca ancora. Per mesi!
“Anche quella volta però non ci siamo arresi – prosegue il Comitato vogherese –. Così per 90 giorni abbiamo continuato periodicamente a telefonare alla Prefettura.”
Ad un certo punto la svolta: con la cavalcata burocratica che inaspettatamente riprende e porta il Comitato al traguardo.
“L’Ufficio di gabinetto della Prefettura – rivela il CSM –, dopo altre sollecitazioni, in ultima istanza ci invita a rivolgerci alla Segreteria del Presidente del Tribunale di Pavia. Dopo due giorni dalla medesima Segreteria riceviamo una telefonata che ci avvisa che la bandiera, insieme a quella dell’Europa, è stata istallata.”
Bingo!
“Quando abbiamo chiamato il nostro socio 89enne Bruno era contento – dice il Comitato – ma continuava a chiederci se era vero… perchè oramai non ci credeva più.”
Comprensibile… dopo tutto era passato quasi un anno!
“Ci abbiamo messo 9 mesi, come per partorire un bambino – sbotta il CSM – una cosa davvero incredibile: è stato un’avventura affrontare la burocrazia italiana ma fortunatamente siamo allenati da anni di battaglie fatte a colpi di raccomandate e di telefonate a favore della nostra frazione.
Il Comitato Spontaneo di Medassino alla fine è soddisfatto e ringrazia tutti, dalla Presidenza della Repubblica, alla Prefettura, al Tribunale e, giù giù, fino al Comune che ha mobilitato l’Asm per la posa della bandiera.
Contento ma non domo, tanche che non si risparmia l’ultima stoccata. “A dirla tutta le bandiere che hanno messo non sono a norma per dimensione. Inoltre ogni bandiera deve essere installata sulla proprio asta, qui invece ne hanno messe due sull’unica asta esistente…”.
Insomma, per chi non lo avesse capito, il CSM sta affilando le armi per la prossima battaglia. Chi sarà il prossimo bersaglio?
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