PAVIA VOGHERA 28/02/2020: Coronavirus. La Regione. “Reparti di terapia intensiva verso la saturazione. Non è il momento di eliminare le misure di prevenzione”. Chiesti altri 7 giorni di “coprifuoco”
PAVIA VOGHERA – Oggi alle 18 il Governanti della Lombardia, inseme ad una schiera di professori e di responsabili di ospedali regionali mai vista prima tutta insieme, ha fatto il nuovo quadro regionale dell’infezione dovuta al Coronavirus.
Il dato più importante emerso dalla conferenza stampa è che il contagio del Coronavirus Covid-19 sta portando alla saturazione dei reparti di terapia intensiva di molti ospedali della regione (a Lodi da ieri ci sono stati 51 ricoveri gravi di cui 17 in terapia intensiva).
In altre parole il contagio sta diventano rischioso per tutti coloro che potrebbero aver bisogno di cure pesanti (che necessitano cioè della terapie intensiva) per qualsiasi tipo di altra malattia o per incidente.
Alla luce di ciò – spiegando, ancora una volta, che non siamo al cospetto di una “normale influenza” (proprio perchè a fronte di una mortalità non elevata e limitata per lo più a soggetti a rischio, la malattia porta con sé un elevato numero di pazienti che necessitano di cure pesanti) – amministratori ed esperti hanno detto che non è il momento di abbassare la guardia.
Per questo chiedono al Governo di non eliminare le misure di prevenzione introdotte domenica scorsa, a partire dalla chiusura delle scuole.
“Gran parte dei letti di rianimazione degli ospedali sono occupati da questa patologia – ha detto Massimo Galli, infettivologo dell’Ospedale Sacco di Milano -. Gli ospedali di Lodi e Cremona sono sovraccarichi di pazienti. Anche per questo non possiamo limitarci a circoscrivere il problema ai territori già colpiti ma occorre coinvolgere l’intera area metropolitana di Milano.”
La Regione ha avanzato le sue proposte (che prevedono anche forme di attenuazione delle misure di prevenzione tuttora in atto) al Governo centrale. La risposta definitiva, insieme alle nuove disposizioni per i cittadini, arriverà domani.
Nel frattempo la contabilità dell’epidemia è arrivata a 821 contagiati e 21 morti, con l’85% delle persone positive che mostrano sintomi lievi o moderate.
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