BRONI OLTREPO 19/02/2020: Anche le viti dell’Oltrepo minacciate dal “Mal dell’Esca”. Un convegno per parlare dell’infezione fungina e spingere alla prevenzione
BRONI OLTREPO – “Mal dell’Esca: una grave minaccia per i vigneti” è il titolo dell’incontro formativo organizzato dalla cantina cooperativistica Terre d’Oltrepò nel pomeriggio di venerdì 21 febbraio prossimo.
La sala riunioni della cantina di via Sansaluto ospiterà, a partire dalle 15,30, l’incontro che vede protagonisti esperti del settore e ricercatori in un convegno che vuole porre l’accento su di una problematica che tocca da vicino l’economia vitivinicola italiana. Il Mal dell’esca, è una malattia della vite causata da un gruppo di funghi che colonizzano i vasi linfatici e il legno, compromettendo la traslocazione dell’acqua e dei nutrienti dalle radici alla parte aerea della pianta.
A confrontarsi su questo tema saranno Laura Mugnai del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (Dagri) – Patologia Vegetale dell’Università degli Studi di Firenze; Alberto Vercesi del Dipartimento di Scienze delle produzioni vegetali sostenibili (DI.PRO.VE.S) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e l’agronomo di Terre d’Oltrepò, Nicola Parisi.
L’evento partecipa al programma di formazione professionale continua dei dottori agronomi e dei dottori forestali.
“Una cantina come la nostra che abbraccia più di 600 soci – spiega Marco Forlino, vicepresidente di Terre d’Oltrepò – deve essere un esempio anche nel fare formazione. Proprio per questo, periodicamente durante l’anno, proponiamo eventi di questo tenore perché oggi, più che mai, essere preparati su alcune questioni agronomiche può fare la differenza in vigna e, di riflesso, anche in cantina. La qualità del prodotto la si fa mettendo in pratica buone azioni in campagna tutelando la vite da problemi e malattie”. Il mal dell’esca, malattia causata da un fungo che colpisce il legno della vite, si sta sempre più accentuando negli ultimi anni. “In un’ottica di prevenzione – spiega il vicepresidente Forlino – abbiamo voluto organizzare questo convegno in cui esperti del settore si confronteranno per mettere sul tavolo tecniche agronomiche per limitare il più possibile questa problematica che, quando colpisce la vite, crea dei gravi danni. Siamo convinti che fornire le giuste indicazioni significa prevenire e quindi tutelare il più possibile il nostro patrimonio agrario e ambientale”.
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