VOGHERA 24/01/2020: Durante la pausa pranzo? Per 30’ al Museo di Scienze Naturali. Perchè no!
VOGHERA – A partire dal 4 febbraio il Museo di Scienze naturali Orlandi metterà in campo l’iniziativa «30’ al Museo». L’attività si svolgerà (in via sperimentale) per quattro settimane nei giorni di martedì e giovedì dalle ore 13.30 alle 14, e prevede visite guidate tenute dalla direttrice del museo Simona Guioli su tematiche scientifiche inerenti il museo vogherese e la sua storia.
Si parte il 4-6 febbraio con il racconto e l’esposizione dei reparti di Arturo Negri, geologo vogherese di fine ‘800. Le settimane successive verranno spiegate le attività della paleontologa pavese Giulia Sacchi Vialli (11-13 febbraio) e l’erbario di Lorenzo Angelini (18-20 febbraio), il primo ad aprire una farmacia a Voghera a fine ‘700 e che insegnò anche all’Università degli Studi di Pavia.
Scopo dell’inedita iniziativa (gratuita, è bene ricordarlo) è avvicinare una fascia di pubblico diversa da quella abituale e di promuovere tematiche e reperti che non sono sempre fruibili nelle sale espositive.
E’ infatti ricchissimo il patrimonio di cui il Museo dispone, reperti e documenti che a volte non possono essere esposti se non temporaneamente per ragioni di spazio o di delicatezza dei reperti stessi.
Ebbene, con questa bella idea si cercherà di mostrarli alla cittadinanza, in una fascia oraria in cui anche chi lavora potrà partecipare. In futuro, se la cosa prenderà piede, si potranno individuare altre fasce orarie, in modo da poter contattare e coinvolgere ancora più pubblico.
«Questa iniziativa ha lo scopo di raggiungere cittadini che lavorano e nel quotidiano hanno poco tempo da dedicare ai propri interessi, oppure a coloro che non si sono mai avvicinati alle attività museali – commenta Simona Panigazzi a sinistra nella foto, assessore alle Attività museali, che ieri ha presentato l’iniziativa in Comune assieme alla direttrice Guioli -. La pausa pranzo può essere l’idea che mancava, mezz’ora veloce per conoscere un aspetto del mondo animale o dei reperti archeologici di Voghera o di altri argomenti a carattere scientifico. Un buon “ammazzacaffe’” dopo il pranzo, insomma».
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