VOGHERA 12/11/2019: Servizi sanitari raggiungibili dagli uffici comunali. Asst Comue e Auser firmano l’accordo
VOGHERA – Ritirare documenti sanitari (es. referti, lettere di dimissione, verbali di Pronto Soccorso, ecc.). Visualizzare il percorso di presa in carico. Consultare ricette e ritirare il promemoria delle ricette elettroniche on-line. Effettuare la scelta/revoca del medico di base. Gestire prenotazioni per esami e visite specialistiche. Ritirare le cartelle cliniche elettroniche richieste presso l’ASST. Conoscere le proprie esenzioni e procedere al rilascio/rinnovo delle esenzioni per reddito.
L’avete letta bene questa lista di servizi legati alla sanità? Ebbene, d’ora in poi questi sevizi potranno essere raggiunti e usufruiti, nel Comune di Bressana Bottarone, presso la sede dell’Auser locale. Comune e associazione hanno infatti sottoscritto una convenzione con l’Azienda Socio-Sanitaria Territoriale (l’ASST di Pavia), con la quale si prevede l’apertura al pubblico di uno sportello al quale i volontari guideranno il cittadino nell’accesso diretto ai Servizi Socio Sanitari dell’Asst di Pavia.
Tutto ciò si svolgerà mediante l’acceso al portale di Regione Lombardia (Fascicolo Sanitario Elettronico), che avverrà tramite l’uso della Carta Nazionale dei Servizi del cittadino, e del relativo codice PIN, che può essere rilasciato anche dagli Uffici Comunali.
Il nuovo servizio è stato presentato questa mattina nel comune oltrepadano dal Sindaco Giorgio Fasani e dal direttore generale dell’Asst Michele Brait, alla presenza fra gli altri del vice sindaco Valentino Milanesi e del presidente dell’Auser Enzo Magrotti.
“Oggi – ha dichiarato il sindaco Fasani – è un giorno particolarmente importante perchè vediamo arrivare a Bressana un direttore generale dell’Asst, grazie al quale riusciremo a dare maggiori servizi alla nostra cittadinanza, ed in particolare a quella più debole. Servizi che saranno svolti con la collaborazione dell’Auser, associazione determinante per molti servizi sociali offerti ai residenti.”
“Oramai stiamo assistendo ad un vasto effetto migratorio della popolazione dei centri minori verso le città più grandi – ha aggiunto il primo cittadino -. Servizi come questo, in un modo sempre più informatizzato, vanno incontro alle esigenze dei nostri anziani ad esempio, che hanno maggiore difficoltà a rapportarsi con le Istituzioni, per motivi logistici o anche tramite le nuove tecnologie. Ciò che vogliamo fare con questo progetto – ha concluso Fasani – è avvicinare le Istituzioni, in modo che i nostri concittadini si sentano parte integrante del territorio.”
Anche per l’Asst è un giorno importante, soprattutto i tempi in cui spesso i servizi migrano dei piccoli comuni verso le città più grandi.
“Qui a Bressana segniamo un’inversione di tendenza, raggiungendo l’obiettivo recentemente espresso dall’Asst e dai sindaci del territorio di portare i cittadini ad avere servizi di prossimità. In particolare, un servizio che prevede la possibilità di avere all’interno del Comune, in questo caso nella sede dell’Auser, un servizio legato alla prenotazione di visite, al ritiro di esami e a tutta una serie di informazioni legate alla CNS, la tessera sanitaria che si usa abitualmente in farmacia o per far lo scontrino ma che possibilità di utilizzo assolutamente maggiori, e che noi vogliamo sfruttare per dare tutta una serie di servizi legati alla sanità. Servizi – ha concluso Brait – che garantiscono la prossimità del cittadino alle Istituzioni attraverso una semplice postazione di pc.”
Computer che come detto sarà manovrato dai volontari dell’Auser per erogare tutta la serie di servizi che abbiamo visto all’inizio.
Alla presentazione di oggi hanno partecipato anche l’assessore ai servizi sociali Alessia Zaia, e alla Cultura Nadia Chiodi. Presente anche una delegazione della locale stazione dei carabinieri, guidata dal maresciallo capo Raffaello Papaverone.
La conferenza stampa è stata preceduta da un minuto di silenzio a ricordo delle vittime dell’attentato di Nassiriya del 12 novembre 2003. L’attento provocò 28 morti: 19 italiani (fra carabinieri, militari dell’Esercito e civili) e 9 iracheni.
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