VOGHERA 27/10/2019: In tanti alla serata per il popolo curdo. “Occorre fare pressione sull’Italia e l’Europa per bloccare l’aggressione di Erdogan”
VOGHERA – Nonostante l’organizzazione in tempi ristretti la serata di solidarietà con il popolo kurdo promossa al salone SOMS da diverse associazioni (Anpi, Insieme, Vogheraé, Dimbalente, Joy for children e SOMS) ha visto una grande partecipazione.
“Oltre alla solidarietà – più che mai necessaria di fronte alla guerra scatenata dall’esercito turco e dalle milizie islamiste contro la zona Nord della Siria/Rojava che ha già provocato migliaia di profughi, distruzioni e vittime tra la popolazione civile – ampio spazio è stato dato all’informazione – Spiegano gli organizzatori -. Un filmato di alcuni mesi fa sul campo profughi di Makhmour (oltre 14.000 residenti, organizzato secondo i criteri del confederalismo democratico e sottoposto da mesi ad un isolamento che impedisce di fatto ogni attività) ha introdotto gli interventi di Giorgio Barbarini, Antonio Olivieri e Lucia dell’Associazione “Verso il Kurdistan”. Barbarini, rientrato da pochi giorni dal campo, ha illustrato la drammatica situazione esistente, prima dell’attacco turco, sottolineando l’importanza della consegna dell’ambulanza – acquistata grazie ad una campagna di sottoscrizione ancora aperta (versoilkurdistan.blogspot.com).”
Olivieri ha ricordato le responsabilità di Usa ed Europa in primo luogo che consentono oggi ad Erdogan di attaccare l’esperienza democratica, federata, multietnica, femminista costruita in questi anni nel Rojava. Avvalorando l’obiettivo turco di creazione di un’area “liberata” dai combattenti kurdi e ripopolata di profughi siriani, provenienti da altri luoghi, e soprattutto di forze islamiste filo turche, responsabili di violenze e massacri.
Titti Di Vito dell’Associazione “Joy for children”, ha ricordato il progetto di sostegno ai bambini in difficoltà nella città turca di Kilis, sul confine siriano.
Una realtà che vede la presenza di decine di migliaia di profughi siriani, con famiglie costituite da vedove, minori e anziani (gli uomini sono stati uccisi o rifugiati in altri luoghi) costretti a pagare l’affitto per vivere in scantinati e garage, privi di assistenza. Quindi l’aiuto, in particolare per i bambini disabili, è fondamentale per stipendiare insegnanti di sostegno (progetto “adotta una maestra” – joyforchildren.it)”,
“Quattro anni fa l’eroica resistenza a Kobane contro l’offensiva di Daesh, portò allora i kurdi, ed in particolare le donne combattenti, al centro dell’attenzione, trovando largo spazio sui media – aggiungono gli organizzatori -. Oggi – donne e uomini che hanno sconfitto sul campo i tagliagole di Daesh, lasciando migliaia di morti – sono lasciati sostanzialmente soli dai governi europei e dalle diplomazie occidentali. Relegati nuovamente a pedine di un gioco strategico – mosso da USA, Russia, Turchia, Siria ed Europa che non possiamo accettare e che, al contrario, deve vedere un ampio movimento di solidarietà attiva.”
Un movimento, concludono gli organizzatori – che deve fare pressione sull’Italia e l’Europa per bloccare l’aggressione di Erdogan, rifiutando il ricatto del regime turco – blocco dei profughi in cambio di finanziamenti – fermando le forniture militari in corso e previste (l’Italia fa la sua parte con quasi 900 ml di forniture militari negli ultimi 4 anni!) – difendendo il modello di società aperta e plurale proposta dal popolo kurdo come unica alternativa democratica in grado di dare risposte alla crisi ambientale, la giustizia sociale e le migrazioni.”
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