VOGHERA 13/09/2019: Polizia Penitenziaria. Grande e partecipata cerimonia al Museo Storico e in via Gramsci
VOGHERA – La Festa del Corpo. Ma anche la festa di una comunità che vive in un ambiente particolare, con problemi particolari, persino “drammatici” come è stato detto oggi, difficili e spesso rischiosi. Una comunità che, nonostante le difficoltà, al proprio interno sa dimostrare una grande vitalità, tanta passione e senso del dovere. Sono arrivati molti questo pomeriggio al Museo storico Beccari per la celebrazione della festa della Polizia Penitenziaria cittadina: agenti, autorità, ma anche tanti parenti, mogli, figli, amici, di tutti gli operatori che lavorano all’interno della Casa Circondariale di Voghera.
Tutti insieme hanno dato vita ad una vera e propria festa, non solo Istituzionale ma anche ‘di famiglia’. Una festa con momenti solenni (dai discorsi delle autorità, al Silenzio suonato in ricordo degli operatori caduti, all’Inno d’Italia finale); a momenti di pura convivialità, come durante il buffet finale ricco e partecipato, consumato sotto i gazebo allestiti sul prato dell’ex Caserma di via Gramsci.
Mentre fuori il plotone d’onore faceva la guardia all’ingresso del Museo, e due poliziotti penitenziari a cavallo presidiavano il viale chiuso al traffico, nel grande salone interno si sono succeduti i momenti ufficiali: con la lettura del messaggio del Capo dello Stato, del Ministro della Giustizia e del Capo del Dipartimento, nonchè con i discorsi del comandante del Reparto e della direttrice.
Il Commissario Coordinatore Michela Morello, nella sua allocuzione ha voluto ringraziare tutti i suoi operatori: da chi lavora nelle Sezioni dei detenuti e “svolge operazioni di sicurezza e di ordine ma anche di osservazione, la cui attività, insieme a quella di tutti gli altri operatori, punta a tracciare le linee di un trattamento sempre più personalizzato per il detenuto, con l’obiettivo del recupero alla società”; a chi ogni giorno è impegnato nei nuclei di traduzione e di piantonamento; al personale amministrativo, a tutto il resto dei collaboratori.
Un ringraziamento globale e collettivo quello di Stefania Morello “per tutto ciò che ognuno ha fatto, fa, e per quello che faremo insieme”.
“Non dimentichiamo che il nostro ruolo, il mio, e il vostro ruolo, è quello di concorrere al progresso materiale e spirituale della società – ha detto la neo direttrice Stefania Mussio (per lei però è un ritorno al supercarcere) -. Un ruolo che l’articolo 4 della Costituzione affida come dovere fondamentale ad ogni cittadino, ancor più se quel cittadino veste una divisa.”
La direttrice ha poi elogiato “coloro che hanno forza creativa; che sono capaci di rinnovarsi, che non si arrendono alle chiacchiere, che sono capaci di ascoltare, che non reagiscono alle provocazioni ma rispondono all’ignoranza con la forza della consapevolezza.”
“Con loro – ha proseguito Mussio, elogiando il ruolo che sta avendo in tutto ciò la Comandante del Reparto – vorrei costruire spazi di dignità, per permettere di utilizzare il tempo della detenzione in maniera costruttiva, riparativa, al fine di offrire alla persona detenuta, per chi la vuole, l’opportunità di intraprendere una nuova relazione sociale.”
Alla festa della polizia penitenziaria di Voghera hanno ho partecipato – oltre ai rappresentanti delle forze di polizia della realtà iriense, carabinieri, polizia di Stato, polfer, guardia di finanza e polizia locale… e alle associazioni – il prefetto Silvana Tizzano, il Questore Gerardo Acquaviva e le autorità cittadine. Presenti, il vicesindaco Daniele Salerno, il presidente il consiglio comunale Nicola Affronti, e gli assessori Marina Azzaretti, Simona Panigazzi, Giuseppe Carbone e Simona Virgilio.
Al termine della cerimonia la festa è proseguita con le famiglie degli agenti radunate attorno al buffet allestito sul prato dei giardini di via Gramsci.
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