GIUSSAGO 12/07/2019: Picco di Tumori al Fegato. Ats e Comune: “Al Momento non ci sono prove di un problema di salute pubblica”. Sarà fatto uno studio a Giussago e nei Comuni limitrofi
GIUSSAGO – In merito alle notizie recentemente apparse sulla stampa locale circa un amento statisticamente rilevante dei tumori al fegato nel comune di Giussago(“È già stato effettuato uno studio descrittivo sui dati di mortalità anonima – spiegava l’Ats di Pavia in una comunicazione al comitato “Io amo Giussago” – che ha messo in luce eccessi dell’8/10% per la mortalità tumorale e un aumento statisticamente significativo dei tumori del fegato che hanno determinato la necessità di un approfondimento delle causa”. Arriva un “Comunicato stampa congiunto” dell’ Ats, l’Agenzia per la Tutela della Salute della provincia di Pavia (la vecchia Asl) e del Comune di Giussago.
“Con riferimento alle notizie recentemente apparse sulla stampa locale, è opportuno precisare, al fine di evitare allarmismi ingiustificati – si legge nel comunicato – che non sussistono elementi scientifici oggettivi per poter affermare che esiste un problema di salute pubblica nell’area di Giussago e, in particolar modo, per quanto riguarda i casi di tumori al fegato.”
“Questo non significa – precisa il Sindaco Di Cosmo – che l’operato di ATS di analisi e studio della problematica subisca battute d’arresto. Anzi, al contrario, si tratta proprio di verificare e di capire meglio una serie di dati, presenti negli uffici pavesi di Viale Indipendenza. Abbiamo stimato che i risultati potrebbero arrivare in 8-10 mesi e pensiamo, di coinvolgere nell’analisi anche i piccoli comuni limitrofi pavesi per un raggio di 12 chilometri. Si tratta di dare certezze e un quadro completo ai cittadini su tutti gli aspetti della vita quotidiana delle persone, evitando supposizioni non scientifiche o maldestramente incomplete”.
“L’obiettivo – spiega il Direttore Generale dell’Agenzia Mara Azzi – è proprio quello di inquadrare scientificamente dei dati che hanno attirato l’attenzione dei nostri uffici. Le analisi epidemiologiche preliminari hanno messo in luce uno scostamento rispetto alla media provinciale. Il nostro Dipartimento d’Igiene e Prevenzione Sanitaria – continua la direttrice Azzi – come avviene in questi casi ha in corso un approfondimento sui dati anche per sotto-periodi quinquennali (2002-2007, 2008-2013, 2014-2018)”.
L’ATS precisa, infatti, che “non è possibile definire, con i dati a disposizione, alcuna relazione di causa ed effetto e che manca soprattutto la “storia” delle persone affette da patologia.”
Per avere un quadro della situazione su basi scientifiche e realmente utili a un’attività sul territorio, verrà quindi “avviata una collaborazione e scambio di dati che coinvolgerà per primo il Comune di Giussago e poi gli altri comuni, con esso confinanti, della provincia di Pavia.”
Insomma: gli scostamenti statistici rilevati, devono infatti passare da “numeri anonimi” a veri e propri “casi personali singoli”.
Sarà pertanto necessario capire da parte dell’Ats: la zona di residenza, quella eventuale di provenienza, l’occupazione svolta e le condizioni del luogo di lavoro, l’eventuale ereditarietà familiare, le abitudini di vita e molto altro ancora delle persone che hanno avuto quel tipo di tumore.
“Solo al termine di questa attività di analisi dettagliata – precisano l’Ats e il Comune -, sarà possibile inquadrare il fenomeno e rendere pubblici i dati ufficiali prodotti dall’Agenzia di Tutela della Salute di Pavia.”
“L’attività prevista è riconducibile nella sorveglianza epidemiologica locale, mirata alla salvaguardia e al miglioramento dello stato di salute delle popolazioni coinvolte. I risultati finali dello studio verranno condivisi con tutti gli enti interessati”, conclude il Comunicato.
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