VOGHERA 16/05/2019: I Mondiali di staffette a Yokohama. Il punto di Sebastiano Piombo
VOGHERA – E’ stata un edizione molto positiva per l’Italia quella di Yokohama dei mondiali di staffette. Non solo come risultati (bronzo della 4×400 femminile, qualificazione di tutte e cinque le squadre per il mondiale di Doha). Ma per aver visto valide scelte tattiche e tecniche. E la migliore gestione delle risorse. Soprattutto nella dinamica delle varie gare.
Venivamo da un esperienza disastrosa nell’ultima edizione del 2017 a Nassau. Dove sembrava avessimo mandato piu atleti in vacanza, che alla ricerca di risultati. Stavolta invece la trasferta è stata organizzata con scelte tecniche giuste. Nonostante aver perso proprio alla vigilia Matteo Galvan, il detentore del record italiano dei 400 metri (45”12). E la scorsa stagione leader stagionale nazionale con 45”17. In questa manifestazione l’Italia è sempre stata poco efficace. Tanto che l’unica finale era stata il sesto posto della 4×400 donne nel 2014. Stavolta abbiamo iniziato subito molto positivamente sabato. La 4×100 maschile ha fatto una grandissima gara. Con un tempo che è il secondo di sempre (38”29). Inferiore solo al 38”17 del record italiano fatto nel 2010 agli europei di Barcellona. Peccato in finale la squadra abbia mancato l’ultimo cambio. Pare ci sia stato un contatto con un americano. Comunque un bel quartetto, nel quale potrebbe trovar posto anche Infantino. Che in America quest’anno ha già fatto ottimi tempi sui 100 metri. La 4×400 ha avuto due diverse formazioni. In batteria solo giovani e niente Davide Re. Il nostro miglior 400ista è stato schierato nella staffetta mista. Così la nostra staffetta del miglio ha fatto poco meno di 3’04” ed è finita in finale B. Dove però con Re ha vinto, in 3’02”87. Una bella staffetta dove Tricca e Scotti hanno dimostrato maturità, con due frazioni lanciate in 45”7 e 45”8. Re poi è stato bravissimo, sia con la mista sia con la 4×400. Due frazioni egregie. L’imperiese allenato dalla Milardi conferma le grandi doti agonistiche. Con Galvan questa squadra puo avvicinare il record nazionale, che resiste dal 1986. Molto spettacolare la staffetta mista, due donne e due uomini. Dove i nostri han fatto il terzo tempo della batteria con 3’16” e il quarto in finale. Abbiamo visto molto bene la Trevisan, grande agonista. Mentre Raphaela Lukudo conferma le sue caratteristiche. Viste sia a Berlino che a Glasgow. La 4×100 donne ha corso bene, è un buon quartetto. In finale è giunta quinta. Ed ha le qualità per essere regolare sotto i 44 secondi. In finale i tempi erano tutti alti per questioni legate al clima. L’Italia torna da Yokohama molto rinfrancata, e fiduciosa. Per i mondiali e per gli altri appuntamenti stagionali.
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