PAVIA VOGHERA 16/05/2019: Sciopero dei treni. La reazione (e le ironie) dei pendolari
PAVIA VOGHERA – Domani lo sciopero dei treni… e dai principali “indiretti” interessati, i viaggiatori, ecco arrivare le repliche e le critiche.
Diverse quelle che si registrano sul gruppo facebook del “Coordinamento provinciale pendolari (Pavese, Oltrepo, Lomellina)”.
Lamentele dure anche se per la maggior parte basate sull’ironia, quando non sul sarcasmo.
Fra quelle “dure” ci sono quelle di Gianni Z. per il quale “Una giornata senza soldi non risolve niente”; di Alessandro Z. “Bravi a scioperare ma visto che vi battete per nobili intenti aggiungete alle motivazioni anche quella di fare viaggiare le persone senza biglietto a scapito di chi paga l’abbonamento tutti i mesi. Chi è senza biglietto non deve salire , giù dai mezzi pubblici!”; e di D R., che si chiede “Non se ne può più! non si può far partire denunce per interruzione di pubblico servizio?”.
A fare discutere poi sono le “motivazioni” dello sciopero.
“Come ogni sciopero – scrive Valentino R. – ci tengo a condividere con voi le motivazioni dello stesso, indicate dal sindacato USB.”. Segue elenco, e poi il commento ironico legato alla genericità delle rivendicazioni. “Anche questo mese manca la Pace nel Mondo ma siamo confidenti tornerà alla ribalta a breve. Obiettivi poco ambiziosi come la piena occupazione siamo sicuri verranno portati a risoluzione grazie a questa grande mobilitazione. Infine, siamo contenti prendano le difese anche di salute e sicurezza degli utenti (lasciandoli a piedi).”
Al primo pendolare si aggiungo Massimiliano M. “Direi motivazioni abbastanza condivisibili da chiunque, alquanto generiche “; Nicola G.: “Lo sciopero è un diritto, ma come mai ne fanno sempre molti e con danno alle persone “deboli”?”; e Antonella M. “la più bella (motivazione ndr) è: garantire il reale diritto allo sciopero”… ne fanno almeno uno al mese … non gli basta ?!”
Sempre verdi sono poi le rimostranze legare al giorno dello sciopero.
R.V. riassume così, ancora sul filo dell’ironia, la questione: “Giovedì gnocchi, venerdì sciopero”. A lui fa eco un altro viaggiatore: “Il martedì sopprimono i treni… il mercoledì si rompe un locomotore… Insomma una certa organizzazione ci vuole”.
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